“E’ l’ennesimo tentativo di un gruppo di consiglieri di maggioranza di rivendicare una postazione di gestione del potere. Questo gruppo chiederà almeno un assessorato. Del resto, sin dall’inizio tutti i componenti della maggioranza dell’amministrazione Nargi si sono mossi secondo quest’unico obiettivo: la conquista e la gestione del potere ad ogni costo”. A parlare è Rino Genovese, consigliere comunale di Patto civico, ex candidato sindaco, che commenta l’ultimo atto dello scontro interno dalla maggioranza: l’annuncio della formazione del nuovo gruppo consiliare Coraggio per Avellino, composto da quattro consiglieri, tre provenienti da Davvero e uno da W la Libertà, che hanno abbandonato il fronte dell’ex sindaco Gianluca Festa perché in disaccordo con la sua linea politica, troppo critica – dicono gli ex festiani – nei confronti della sindaca Laura Nargi.
“Nell’interesse della città – dice Genovese – è stato fatto nulla. Ho visto una politica scandalosa, indegna per Avellino. La sindaca sta dimostrando una scarsa capacità amministrativa e politica e per certi versi una scarsissima considerazione del ruolo che riveste”.
La crisi non nasce allora dalla questione bilancio?
“La giustificazione della crisi politica è stata tecnica ma in realtà la crisi è politica ed esiste da tempo. Politica nel senso meno nobile del termine, ovvero politica come attività posta in essere per la conquista di potere personalistico e non per fare il bene della polis, della città. Rispetto alla questione bilancio, come dicevo, Festa sta seguendo una strategia politica per avere maggiore potere nell’amministrazione. La crisi politica ha portato ora alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare che ha il solo scopo di richiedere un posto in giunta per uno dei suoi consiglieri”.
Lei è in maggioranza od opposizione? Formalmente non ha mai preso posizione.
“Formalmente domani (lunedì ndr) in consiglio comunale, con il voto al bilancio di previsione, si capirà Patto civico da che parte sta. Personalmente, da quando è stata costituita la giunta tecnica ho preso le distanze dalla sindaca Nargi e dalla sua maggioranza di cui non condivido né le linee programmatiche né il modo di fare politica. Questo bilancio non potrà avere il mio voto favorevole”.