AVELLINO – Sulla mancata apertura del Centro per l’Autismo il Mid (Movimento italiano disabili, guidato in Campania da Giovanni Esposito) chiede l’intervento del prefetto Rosanna Riflesso: “Il prefetto della provincia di Avellino Riflesso si impegni a promuovere il benessere sociale e l’integrazione delle fasce più deboli ripartendo dalla futura gestione e affidamento del Centro per l’Autismo di Valle. Una vicenda ultratrentennale per una struttura dedicata al trattamento dei disturbi dello spettro autistico le cui famiglie non possono più attendere.
In questi ultimi cinque anni abbiamo più volte registrato sulla vicenda e sull’azione amministrativa il vuoto istituzionale e di funzione, anche da parte dell’Ufficio territoriale di governo prima dell’insediamento del prefetto Riflesso. Si tenga conto che per tutta questa inerzia amministrativa si potrebbe giungere anche a un’ipotesi di interruzione di pubblico servizio a tutela della salute pubblica delle fasce più deboli”.
“Il Mid si dichiara fiducioso nel fattivo contributo della Prefettura, soprattutto ricordando che la dottoressa Riflesso nel suo primo discorso di insediamento nella nostra provincia ha espresso tutto il suo grande impegno verso il sociale, le disabilità e specificamente la sua volontà di contribuire a risolvere l’annoso problema del Centro di Valle”.
“Signor Ministro – è invece l’incipit della lettera aperta scritta, sullo stesso tema, dall’ex sindaco di Sperone Salvatore Alaia -, è con vivo rammarico che le scrivo per rappresentarle una vicenda a dir poco paradossale che si protrae dal lontano 2007 tra i meandri della burocrazia nella piena consapevolezza dei vari attori istituzionali che si sono susseguiti nel corso degli anni (sindaco di Avellino, Asl di Avellino, Regione Campania), compresi i prefetti, che si sono limitati ad organizzare qualche tavolo di concertazione che li ha portati ad un solo risultato: solo parole, o se volete chiacchiere, come nello stile classico degli apparati burocratici”.
“Le mie le potrebbero sembrare parole dure, ma allo stesso tempo le chiedo di pensare alle tante famiglie che continuano ad affrontare, a viso aperto, il dramma dello spettro autistico. Le ricordo che il Prefetto ha un compito fondamentale che è quello di rendersi promotore del benessere sociale e puntare sull’integrazione delle fasce più deboli in modo da contemperare interessi particolari con quelli generali e, in definitiva perché ‘risolva i problemi’. E’ in questo contesto che la società civile, nelle sue molteplici forme, si rivolge al Prefetto quale interlocutore affidabile affinché sia garante ispiratore di soluzioni. Naturalmente, mi sono permesso di scriverle, sapendo bene che la nomina a Prefetto è conferita con decreto del Presidente della Repubblica, previa delibera del consiglio dei ministri, su proposta del ministro degli Interni. Pertanto, Le chiedo un suo autorevole intervento affinché ,una buona volta, si possa mettere la parola fine ad una triste vicenda, troppo spesso bistrattata dai vari organi preposti che ancora oggi dormono sogni. Non mi rimane che ringraziarla per il suo impegno, conoscendo la sua tenacia di uomo, di origine irpine, che sicuramente restituirà dignità ad un’intera popolazione mortificata da scelte scellerate che non hanno portato ad alcun risultato”.