Debutta al Trianon Viviani domenica 18 febbraio, alle 20, con “A fil’ ‘e voce” il cantautore lucano Canio Loguercio. Il concerto è un progetto completamente acustico, senza ritmica, in cui l’artista propone il suo approccio intimo alla canzone in napoletano, tra brani originali e tradizionali.
Nel corso della serata ascolteremo i brani più̀ famosi del suo repertorio e altri inediti tratti dall’ultimo album omonimo, come Nuttata senza Dio, scritto da Paolo Varriale.
In questo viaggio lento fra “ammore” e memoria, che si intrecciano sullo sfondo di un paesaggio immaginario, lungo il filo di una storia provvisoria che si avvolge continuamente su se stessa, Loguercio intesse un racconto intimo fra struggimenti e smarrimenti.
«Vorrei quasi riuscire a cantare in silenzio – spiega l’artista – e immaginare un concerto come una sorta di buco nero in cui tutta l’enorme energia che contiene una canzone possa svelarsi, per l’appunto, attraverso un sottile “filo di voce”».
In questo progetto, il musicista è coadiuvato da Giovanna Famulari al violoncello, Massimo Antonietti alla chitarra ed Ermanno Dodaro al contrabbasso.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del ministero della Cultura, la Regione Campania (fondi ordinari e Poc 2014-2020) e la Città metropolitana di Napoli, con il patrocinio di Rai Campania.