E’ il giorno della tirata a Fontanarosa, nel segno di un rito senza tempo, dedicato a Santa Maria Assunta, capace come sempre di coinvolgere l’intera comunità. L’obelisco in legno, alto 28 metri, rivestito da un addobbo ricchissimo in paglia, realizzato dai maestri arigiani e montato su un carro agricolo, viene tirato da due coppie di buoi in onore della Madonna della Misericordia. Tra le testimonianze più significative della cultura rurale irpina, affonda le radici nei riti legati al ringraziamento per il raccolto. Una tradizione accompagnata quest’anno da una serie di laboratori dedicati proprio alla lavorazione della paglia. La sfilata prenderà il via oggi, alla 18.30, dalla Casa del Carro, preceduta alle 17 dalla benedizione dei buoi in piazza Carlo Re. Una festa cominciata alle 8 con l’arrivo della banda musicale Città di Grottolella, per proseguire alle 12 con la benedizione e consegna delle casacche ai Capi delle funi da tiro. Alle 16.30 l’arrivo dei buoi offerti dalla famiglia D’Ambrosio, accompagnati dalle autorità civili e religiose e dalla banda Città di Grottolella. Una festa, quella di Fontanarosa, dedicata anche quest’anno alla pace e alla convivenza dei popoli mentre prosegue l’impegno dei comuni dei carri di grano per ottenere il riconoscimento Unesco. Alle 23 grande musica all’ombra del carro con i ritmi di Eugenio Bennato con Vento popolare live. Domani la festa continua con la solenne processione e il concerto bandistico Città di Nardò. Il 16 agosto, alle 21.30, fuochi pirotecnici, poi la musica di Bandabardò & Cisco in piazza Cristo re
Anche a Flumeri protagonista il grano dove la tirata del carro è in programma il 15 agosto. La Tirata del Giglio, dedicata a San Rocco, prenderà il via domani, alle 17, dal Campo del Giglio per raggiungere la Chiesa di San Rocco. Il timone della carretta è attaccato ad un potente trattore che ormai ha sostituito la coppia di buoi. I flumeresi impegnati nel tirare le funi, durante il trasporto dovranno dimostrare grande abilità nel guidare la monumentale struttura alta trentuno metri. Ad accompagnare la tirata i canti e i balli dei giovani. Ma sarà anche spettacolo nel segno della musica.
Il 16 agosto la scena sarà la volta di Frigento con la sfilata dei Carri covoni e dei Mezzetti
Frigento renderà omaggio alla memoria di San Rocco. I rituali seguiti sono ancora quelli di un tempo. Il simulacro del Santo viene portato in processione lungo le strade del paese la mattina del 16 agosto. Le “devote” portano sul capo i tradizionali “mezzetti”, grandi recipienti in legno che una volta contenevano all’incirca 25/30 kg di grano (simbolo di abbondanza). I “mezzetti”, che segnano simbolicamente una volontà ad elevarsi verso il cielo, sono ornati artisticamente con grano intrecciato, nastri colorati o fiori.