Questo mese, il giorno 25 novembre, è dedicato alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. E nella cittadina ufitana l’associazione Cripta Maynarda ha preparato alcune iniziative che parleranno di questo tema, mai tanto affrontato fino in fondo. Perché non abbia a prevalere l’indifferenza quando si viene a conoscenza di fatti che, quotidianamente, leggiamo sui quotidiani o ascoltiamo in televisione. In questo progetto è coinvolta anche l’Arci provinciale. L’incontro di domani, sabato 8 novembre, che si terrà presso lo spazio Ho-o Lab di Grottaminarda, sito in via Valle 55, alle ore 17, aprirà una serie di appuntamenti. Il primo riguarda”la violenza delle consuetudini”. Un momento di discussione ma anche di una presa di posizione.
Capire le ragioni di quanto accade. Ma cominciare una riflessione attraverso la consapevolezza su un tema, quello della violenza sulle donne, così attuale. In che modo la vita di tutti i giorni, le consuetudini appunto, la cultura di un certo modo di pensare, possano diventare l’innesco per crimini ingiustificabili. Nella stessa giornata di domani, si potrà assistere, sempre nel circolo di Ho-o Lab, alla mostra:”Come eri vestita?Storie di violenza”, organizzata da Amnesty International, che si potrà visitare anche domenica. La mostra darà voce a chi, la violenza, l’ha subita.
Sarà il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, ad aprire l’incontro con i saluti istituzionali, quindi sarà introdotto da Antonella Esperto dell’Arci Avellino. Bernarda Ferragamo del Circolo Cripta Maynarda moderera’.
Previsti gli interventi di: Mariagiovanna Cardinale, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Bonito;
Luigi Marino, Amnesty International Benevento;
Isotta Rossoni, criminologa e sessuologa;
Gina Bonsangue, assistente sociale;
Enrica Nasti, magistrato presso il Tribunale di Benevento.
Le conclusioni saranno affidate a Domenica Lomazzo, Consigliera di Parità della Regione Campania.
L’iniziativa, come dicevamo, è la prima di una serie di eventi che arriveranno fino al prossimo 25 novembre. Per fare in modo che, la violenza sulle donne, non diventi un fatto su cui soffermarsi e basta. Ma da affrontare anche con il confronto e la discussione. Perche’ si cambi il modo di pensare e torni, tra le persone di sesso diverso, la cultura del rispetto.



