E’ il giorno della tirata del carro a Mirabella. Un rito che si rinnova nel segno dell’identità storica, culturale e religiosa della comunità eclanese. Una tirata che si svolgerà quest’anno nel rigoroso rispetto delle misure di sicurezza con il carro, “tirato” fino al centro della cittadina dove resterà per qualche giorno.
L’obelisco è costituito da sette registri, collocati, per l’appunto, su di un carro che viene trainato da sei coppie di buoi, nel mentre gli uomini che lo accompagnano, contribuiscono a mantenerlo in equilibrio mediante l’utilizzo di apposite funi. Il rito si concluderà presso la chiesa della Madonna Addolorata, dove viene trasportato il carro e dove avviene benedizione degli animali. La meravigliosa macchina da festa è da secoli l’orgoglio e il simbolo della città di Mirabella Eclano. Una suggestiva rappresentazione che, tra sacro e profano, simboleggia il ciclo della morte e rinascita, esemplificato dallo smontaggio e rimontaggio annuale del carro. L’evento, come ogni anno, sarà arricchito da stand gastronomici, accompagnamenti musicali e dalla strepitosa “Notte Bianca”, dove vi saranno momenti di animazione e convivialità.
Quest’anno alla Notte Bianca saranno presenti, in qualità di artisti: Carolina Marquez, Haiducii, BEAT 90. La Grande Tirata del Carro di Mirabella Eclano sarà preceduta, il 14 settembre, dalla Festa dell’Emigrante, nata per accogliere i cittadini originari della cittadina irpina che, trasferitisi all’estero, tronavano e tornano ancora oggi, in occasione della Grande Tirata. Ad animare la serata sarà il cabaret di Simone Schettino. La Grande Tirata del Carro di Mirabella Eclano rappresenta la quinta tappa del progetto “Terra, grano, sapori nell’Irpinia della devozione”, promosso dai comuni di Mirabella Eclano, in qualità di capofila, Greci, Fontanarosa, Montaguto, Savignano Irpino e Villanova del Battista e co-finanziato dal POC Campania 2014-2020. Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale e internazionale.” Il grano, in quanto elemento di forte pregnanza simbolica, legato peraltro alla storia economica e sociale non solo delle comunità di riferimento, ma dell’intero bacino del Mediterraneo, è inteso, nell’ambito di questo progetto, quale elemento comune efficace, presente in varie forme nei riti legati alle tradizioni religiose dei comuni coinvolti, da cui partire per costruire la promozione di un’offerta integrata di turismo culturale.