E’ il poeta Franco Arminio ad aggiudicarsi con “Sacro Minore” la 35ma edizione del Premio letterario Camaiore – Francesco Belluomini. La giuria popolare ha premiato l’opera in versi del poeta campano, edita da Einaudi. Ad accogliere la cerimonia di premiazione l’hotel Villa Ariston a Lido di Camaiore (Lucca). 163 i libri di poesia partecipanti al concorso. Una riflessione, quella che consegna l’autore, sul senso del “Sacro” per Arminio, che si fa esperienza di comunione che lega la terra al cielo, le creature al loro Creatore. Arminio porta i suoi versi tra la gente, raccontando la sua idea di sacro in tutte le città e paesi d’Italia
«La poesia di Arminio – scrive Andrea Di Consoli nella prefazione – nasce tutta nel “qui” dei corpi e della geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato giú in un realissimo “qui”, costretto a svelarsi e adattarsi nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un’umile bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro minore un calibrato e assai originale breviario poetico con l’intento struggente di affermare il sacro unicamente con quello che c’è intorno a noi: un filo d’erba, una lumaca, una radiografia. Cosí dicendoci che non solo è possibile ripensare il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente. Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare».
Tra i riconoscimenti collaterali, il Premio Internazionale è andato alla statunitense Diane Seuss (già vincitrice del Premio Pulitzer 2022) per “La ragazza dalle quattro gambe” (Ensemble). Il Premio Camaiore Proposta “Vittorio Grotti” a Diletta D’Angelo per “Defrost” (Interno Poesia). Alla D’Angelo, è stato conferito anche il Premio Siae Under 35. Il Premio Speciale è andato ad Eugenio De Signoribus con “Nel villaggio oscuro” (Manni).
Menzione alla memoria, invece, per Alberto Toni e il suo “Tempo d’opera” (Il ramo e la foglia) e Riconoscimento alla carriera a Luigi Fontanella con “Dell’ultimo orizzonte. Poesie scelte (1970 – 2021)” (Interlinea) e Dante Marianacci con “Bagliori planetari” (Aragno). Menzioni speciali, poi, a Cristiano Bartelloni (“Non confidare nella conservazione”, Giovane Holden), Luca Bertoletti (“Boufeés”, Campanotto), Francesca Farina (“La scuola degli asini selvaggi”, Bertoni), Eugenia Serafini (“Canto dell’effimero”, Artecom-Onlus) e Maria Antonietta Viero (“La padrona delle oche”, Arsenio). Infine, le Menzioni ai Traduttori sono state conferite a Chiara De Luca per la traduzione di “Ansiosa di vivere” di Anise Koltz (Kolibris – Lussemburgo) e a Giorgia Sensi per la traduzione di “Danzare a Odessa” di Ilya Kaminsky (La Nave di Teseo – Ucraina).