Il sindaco Nicola Moretti, apre la giornata che Ente idrico Campano e Regione hanno voluto a Solofra, nella giornata mondiale dell’acqua. Tema complesso, pure in una terra, l’Irpinia, che acqua ne ha da vendere, ma che soffre di crisi strutturali ormai da anni. Le dispersioni idriche e i guasti alle condotte, i disagi patiti dalle popolazioni ormai da anni, le vicende politico-giudiziarie legate all’Alto Calore, la sicurezza delle falde acquifere (proprio tra Montoro e Solofra), la depurazione, sono i tanti aspetti di quella complessità, a cui si aggiungono le prospettive della gestione della risorsa, che la Regione individua in una formula pubblico-privata. La prevista e annunciata presenza del presidente Vincenzo De Luca non c’è stata, al suo posto il vice Fulvio Bonavitacola.
L’Ente Idrico campano presieduto da Luca Mascolo ha presentato il suo bilancio, spalmato su un arco di otto anni, dal 2018 al 2025: le perdite idriche sarebbero state ridotte del 50%, partendo da un 54,82% del 2018 arrivando al 27% del 2025: una riduzione complessiva del 20%. Dal Pnrr sono stati attinti 130milioni per riqualificare le reti idriche, e 59 milioni per interventi di depurazione. Problemi e prospettive sono stati indicate dai coordinatori dei sette Ambiti distrettuali.
Capitolo a parte, il piano per il Sarno: 63 le opere strategiche che riguardano oggi il fiume tra cui 21 completate, 29 in esecuzione, nove con progetto di fattibilità. Progetto che prevede il collegamento alla rete fognaria di 88mila abitanti e la depurazione delle acque per 421mila residenti. Investimento complessivo, 273milioni di euro.
In una mattinata segnata anche da altre questioni rappresentate al centro Asi di via Melito – vedi la vertenza Arcelor Mittal ma anche i disagi per la viabilità, a causa del cantiere alla Galleria Monte Pergola di Solofra, si apre ora, nel 2025, la stagione della governance della risorsa acqua: l’Ente idrico sta completando l’individuazione dei soggetti gestori negli ambiti Napoli Nord e Sannita, e consolidando gli affidamenti già effettuati nelle province di Caserta e Avellino e nella città di Napoli.
Parentesi più leggera con il festival “Note d’Acqua” alla seconda edizione, quando si sono esibiti gli studenti vincitori del contest idro-musicale, e sono stati premiati gli istituti scolastici.