Ritorna a Teora la tradizione de “Lì Squacqualacchiun” nel segno dello spirito più autentico del Carnevale, Due giorni di festa promossi dalla pro loco in collaborazione con il Comune, tra parate spettacolari, tradizioni antiche e divertimento per tutte le età. Dai ritmi coinvolgenti dei concerti dal vivo alle eccellenze culinarie locali, a partire dalle tomacelle, in un viaggio nei sapori della tradizione. Tutte da gustare le tomacelle, simili alle polpette fatte con carne e frattaglie di maiale, con l’aggiunta del rafano, un’erba essenziale dal sapore della senape, e tanto formaggio grattugiato. Ad alternarsi il primo febbraio Li Malammest, A paranza ro Tramuntan, O ‘ntreccio banzanese, Lu Zann di Pito Pozza Umito di Acquasanta Terme (Ap), l’Maskt di Tricarico. A seguire dj set con Mario Carbone. Il 2 gennaio a sfilare saranno le maschere antropologiche con i Giganti di Varapodio (Rc), l’Urs di Teana (Pz), Farsa don Annibale di Eboli (Sa). Alle 20 protagonisti i ritmi dei Li Strazzaliscio e Ascarimè. A seguire dj set con dj Naiz. A chiudere la festa il volo dello Scqualacchiun infuocato.
Una tradizione antica, quella de li Squalacchiun, che ha origini nella civiltà contadina e nella rivolta degli agricoltori, protagonista lo scorso anno al Carnevale di Venezia. “Squacqualacchiun” potrebbe derivare da “squacquarat” che significa ‘trasandato’. Ad attraversare il paese maschere che richiamano i Mamutones della Sardegna – indossano un costume composto da un sacco di tela con una giacca stinta messa a rovescio. Il loro viso è coperto da un cappuccio che funge da maschera e che lascia intravedere solo gli occhi. In mano portano dei bastoni, dove sopra sono attaccati rami di aghi di pino che essi usano per i loro riti e per colpire di sfortuna coloro che non esaudiranno i loro voleri. La tradizione vuole che gli “Squacqualacchiun” improvvisino una danza intorno ad un grosso fuoco (falò) ed intorno alla fontana principale, compiendo il loro rito magico. Anche quest’anno la festa accoglierà camperisti provenienti da tutto il Mezzogiorno.