«I dati del primo semestre 2025 mostrano un segnale incoraggiante: calano gli incidenti, i feriti e soprattutto le vittime, con un -6,8% rispetto al 2024. È un risultato che conferma il valore del lavoro svolto insieme alle istituzioni e alle forze dell’ordine – spiega il presidente dell’Aci di Avellino, avvocato Stefano Lombardi che analizza i dati nazionali in riferimento a quelli relativi all’Irpinia – .Nonostante ciò, il percorso verso gli obiettivi europei resta impegnativo: dal 2019 le vittime sono diminuite del 14,6%, ma non è ancora sufficiente per raggiungere il dimezzamento entro il 2030. Preoccupa, in particolare, l’aumento delle vittime sulle autostrade, a fronte di un calo significativo sulle strade urbane ed extraurbane. Questi dati ci spronano a insistere su prevenzione, educazione, controlli e infrastrutture più sicure.
La mia proposta è quella di introdurre l’educazione stradale come materia scolastica, per formare fin da piccoli una nuova cultura della sicurezza e della responsabilità al volante. È un investimento sul futuro, perché la prevenzione parte dalla consapevolezza.
La sicurezza stradale deve restare una priorità assoluta per il Paese: ogni vita salvata è il risultato più importante».
Di seguito i dati Aci-Istat dell’incidentalità in Irpinia aggiornati al 2024
Ad Avellino e in provincia, nel 2024 si sono registrati 632 incidenti stradali, che hanno causato 25 morti e 933 feriti. Si tratta di un aumento significativo rispetto all’anno precedente, quando gli incidenti erano stati 526, con un bilancio di 21 vittime e 788 feriti.
Tra i comuni dell’Irpinia, quello con il maggior numero di incidenti stradali è Avellino, che ha registrato 133 sinistri e 174 feriti.
Un dato particolarmente rilevante riguarda Mirabella Eclano, che pur registrando “solo” 20 incidenti, ha contato ben 5 morti e 33 feriti, distinguendosi per l’alto tasso di mortalità rispetto agli altri comuni.
Seguono:
Ariano Irpino, con 56 incidenti e 75 feriti;
Montoro, con 33 incidenti, 1 morto e 51 feriti;
Grottaminarda, con 30 incidenti e 49 feriti;
Mercogliano, con 26 incidenti e 34 feriti;
Solofra, con 19 incidenti e 27 feriti;
Atripalda, con 17 incidenti, 1 morto e 25 feriti;
Monteforte Irpino, con 15 incidenti, 1 morto e 28 feriti.
Di seguito i dati Aci-Istat dell’incidentalità in Italia nel primo semestre 2025
Secondo le stime preliminari diffuse da ACI e Istat, nel primo semestre del 2025, in Italia, si è registrata una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, soprattutto, delle vittime entro il trentesimo giorno dall’evento. Tra gennaio e giugno 2025 si sono verificati 82.344 incidenti con lesioni a persone (-1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), con 111.090 feriti (-1,2%) e 1.310 decessi (-6,8%). In media, ogni giorno si sono contati 455 incidenti, 614 feriti e oltre 7 vittime, pari a quasi 19 incidenti e quasi 26 feriti ogni ora, una vittima ogni tre ore e mezza.
OBIETTIVI EUROPEI: TRAGUARDO LONTANO
Guardando agli ultimi due decenni, le vittime di incidenti stradali si sono ridotte del 60,1% rispetto al primo semestre 2001. Negli ultimi anni, tuttavia, il progresso appare rallentato. Rispetto al primo semestre del 2019 — anno di riferimento scelto dalla Commissione Europea per il programma “Road Safety Policy Framework 2021-2030”, che punta a ridurre del 50% le vittime e i feriti gravi entro il 2030 — si osserva, infatti, un calo contenuto di incidenti (-1,5%) e feriti (- 5,0%) e una più marcata riduzione dei decessi (-14,6%). La diminuzione delle vittime rappresenta un progresso verso gli obiettivi europei, ma il percorso per dimezzare i morti sulle strade entro il 2030 resta ancora impegnativo.
VITTIME IN CALO SU URBANE (-8,4%) ED EXTRAURBANE (-7,1%); IN AUMENTO (+4,4%) SULLE AUTOSTRADE
Rispetto al primo semestre del 2024, le vittime aumentano sulle autostrade (+4,4%), mentre diminuiscono sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%). Nel complesso, gli incidenti avvengono più spesso sulle strade urbane (73,3%), ma quasi la metà delle vittime (49,1%) si registra sulle strade extraurbane, dove gli impatti risultano mediamente più gravi. Il confronto con il 2019 mostra, tuttavia, una situazione più favorevole per tutte le tipologie di strada: le vittime sulle autostrade risultano inferiori del 33,4%, mentre il calo si attesta al 12,4% sulle strade extraurbane e al 12,2% su quelle urbane.
TRAFFICO STABILE SU STRADE E AUTOSTRADE
Nei primi quattro mesi del 2025, il traffico autostradale complessivo (circa l’80% della rete) è aumentato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024: +0,4% per i veicoli leggeri e sostanziale stabilità per i pesanti (-0,04%). Sulle strade extraurbane principali il traffico è rimasto pressoché invariato, con un incremento del 2% per i veicoli pesanti e un calo analogo per quelli leggeri.



