“E’ necessario un riequilibrio nella distribuzione dell’acqua tra Irpinia e Puglia. Va ridefinito l’accordo”. Così questo pomeriggio il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, partecipando ad un convegno che si è tenuto ad Avella in cui si è discusso proprio della risorsa idrica.
“È inaccettabile – ha detto il numero due di Santa Lucia – che fallisce una società che dà l’acqua a mezzo mondo. L’acqua – ha ribadito – è pubblica. Ma va sollevata e veicolata e per tale ragione non può essere gratis per i costi che comunque ci sono. Si è scelto il modello della società pubblico-privata per gestire il servizio al meglio. É stato deciso quindi attraverso una legge sul ciclo delle acque”.
Bonavitacola ha ricordato che recentemente c’è stato un incontro a livello nazionale: l’obiettivo è quello di salvare l’Alto Calore procedendo ad una riorganizzazione e ad una semplificazione dei rapporti tra Sannio ed Irpinia. Il privato – ha precisato Bonavitacola – deve concorrere ad un’attività industriale ma non ha potere sulla gestione dell’acqua. Altro aspetto è quello di evitare la dispersione che va comunque ridotta e non può essere superiore al 15%”. E infine il vicepresidente avverte: “Con i cambiamenti climatici ci saranno precipitazioni violente e periodi di siccità, ma attraverso l’utilizzo di piccoli e medi invasi potremmo provare a fare fronte ai periodi critici”.
Albino Albano