«Accordo raggiunto tra Puglia e Campania sul sistema idrico integrato e sulle fonti di approvvigionamento, tema di discussione tra le due regioni dopo che la Campania, prima con una delibera e poi con una legge, aveva deciso di utilizzare l’acqua delle sorgenti Pollentina e Peschiera di Cassano Irpino per la distribuzione a tutti i Comuni di Avellino e Benevento. Con questa dichiarazione la Regione Puglia annuncia, la fine della cosiddetta guerra dell’acqua dopo la decisione della Regione Campania di utilizzare le sorgenti che alimentano la rete idrica con cui si approvvigiona la Puglia. “Ora la Campania, spiega la nota dell’ente regionale pugliese, in uno spirito di leale collaborazione tra regioni e in sinergia con Acquedotto Pugliese si è impegnata ad approvare ad approvare in Giunta domani e presentare al Consiglio regionale delle integrazioni alla legge regionale per chiarire che tra le infrastrutture tra le due Regioni in sinergia con l’Acquedotto pugliese – si legge nella nota – la Regione Campania si è impegnata ad approvare in Giunta domani e presentare al Consiglio regionale delle integrazioni alla legge regionale per chiarire che “tra le infrastrutture della grande adduzione primaria di interesse regionale della Campania non sono comprese le infrastrutture di interesse interregionale, che rimangono assoggettate alla disciplina dell’accordo di programma vigente. Questo chiarimento normativo supera in modo soddisfacente ogni dubbio e potenziale equivoco per i quali la Regione Puglia esprime la propria condivisione e soddisfazione la questione Quando si collabora nell’interesse esclusivo dei cittadini e dello sviluppo dei territori – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – ogni ostacolo viene meno e la secolare vicinanza tra Campania e Puglia ne esce rafforzata. Ringrazio il presidente Vincenzo De Luca e la sua struttura tecnica per essere intervenuti sulla questione: saremo pronti a collaborare nello strategico settore idrico e su ogni altro aspetto di interesse delle due regioni e l’intero Mezzogiorno”.
La Regione Campania sarebbe pronta a modificare la delibera n°433 dello scorso 3 agosto con cui ha istituito il Sistema della Grande adduzione Primaria, costituto da tutte le infrastrutture e le sorgenti ritenute strategiche in ogni distretto. Ai due acquedotti della Campania Occidentale e del Torano Biferno già sotto la gestione della Regione erano state aggiunte la diga di Campolattaro e l’acquedotto di Normalizzazione di Cassano che forniva diversi litri alla regione Puglia. La delibera era stata impugnata dall’Acquedotto Pugliese presso il tribunale delle Acque. Ora Intanto per l’accordo siglato tra le due regioni a settembre scorso la Regione Puglia pagherà l’acqua proveniente delle sorgenti irpine 6 centesimi al metro cubo alla Campania e che permette di far entrare nel bilancio di Palazzo Santa Lucia quasi 10 milioni. Inoltre secondo il nuovo accordo ci sarà un riequilibrio delle risorse anche sul gruppo sorgentizio di Cassano e per cui su 2400 litri disponibili alla Campania andranno 1800 litri al secondo. Mentre ad Acquedotto Pugliese saranno erogati i restanti 600 litri al secondo che in precedenza erano destinasti ad Alto calore. La nuova intesa tra le due regioni servirà a colmare il deficit di risorse della Campania che oggi sconta un “gap” sulle risorse dovuto ai trasferimenti dall’ Irpinia verso la Puglia e dalla necessità di approvvigionamenti dal basso Lazio e dal Molise”.