“Mi ha conquistato il coraggio di Pasquale che a 14 anni si è imbarcato su una nave per raggiungere il papà e il fratello in Venezuela con il sogno di diventare un campione dello sport”. E’ Paolo Spagnuolo, che studia cinema da sempre, a raccontare come nasca il progetto di “Catch. La memoria tra le corde”, documentario da lui realizzato con la direzione della fotografia di Domenico Pastore, che ripercorre il sogno di due fratelli di Fontanarosa agli albori del wrestling tra gli anni ’50 e ’60. Un documentario che sarà proiettato per la prima volta mercoledì 20 agosto, alle ore 19, presso la biblioteca comunale “L. Cassese” di Atripalda.
“Il film – spiega Spagnuolo – nasce grazie al Progetto RAM – Reti Attive di Memoria, promosso dalla Biblioteca Comunale e dal Comune di Atripalda, con il supporto delle associazioni Laika, Forum dei Giovani di Atripalda, CambiaMenti, Liceo Scientifico “De Caprariis” di Atripalda e Dannata Balera. Era stato il critico cinematografico Paolo Speranza a segnalarmi la storia di Pasquale Giusto di Fontanarosa, prima atleta e poi stuntman in numerose produzioni cinematografiche a Cinecittà “Era un’epoca in cui lo sport e lo spettacolo si fondevano senza confini. Mi piaceva l’idea di raccontare una storia che non fosse semplicemente quella di un atleta ma riannodasse i fili della memoria, offrendo uno spaccato della dura realtà dell’emigrazione. Un film per ricordare il sacrificio di tanti emigranti che come Pasquale seppero sconfiggere la miseria con il lavoro e la forza di volontà, ma anche per celebrare una forma di spettacolo che ha lasciato un segno profondo nella cultura popolare di tutto il mondo. Ho voluto che fosse lo stesso Pasquale, che oggi ha 86 anni, a raccontare le sue peripezie nel documentario. Una storia di forza e determinazione cominciata negli anni ’50 quando “il professore” che aveva una palestra in Venezuela, decise di scommettere su di lui, convinto dal suo fisico atletico, e lo fece esordire in Messico nelle gare di catch, quello che oggi è il wrestling. Uno sport in cui oggi domina lo spettacolo ma in passato non era così e ci si faceva davvero male sul ring. Dallo sport approderà, insieme al fratello, al cinema con la partecipazione a numerosi film di successo, dalle pellicole di Fellini a quelle di Bud Spencer, il matrimonio con una donna del suo paese e il ritorno in Irpinia, dove lavorerà come cuoco e dove vive ancora oggi. Era emozionatissimo ma anche orgoglioso di poter raccontare la sua storia”
Paolo Spagnuolo studioso di cinema, organizza, da oltre venticinque anni, rassegne cinematografiche e altri eventi legati alla cultura pop. Per Milieu Edizioni ha pubblicato Milano odia: la polizia non può sparare. Storia di un cult nell’Italia degli anni Settanta (2018) e curato Napoli calibro 35mm. Dal cinema delle origini a Gomorra (2023). Sempre sul cinema di genere ha scritto Napoli violenta. Un classico del cinema poliziesco (2014, Mephite). Tra il 2024 e il 2025 ha girato e prodotto due cortometraggi: Lo specchio e Il Giardino di Carta.