Una serata all’insegna del romanticismo, quello dei petali di fiori che scivolano, leggeri, al ritmo del soffio di un’anima coinvolta, lentamente, per coprire d’Amore un terreno che sa pulsare alla memoria, alla tradizione.
Attimi di altissimo spessore culturale ancora a Villa Amendola, ieri sera, 11 novembre, Annamaria Picillo, elegante e raffinata direttrice artistica del progetto, emoziona il pubblico con la presentazione del libro “Il cerchio della vita” di Liliana Dosio, ED. Book Sprint.
Annamaria Picillo costruisce e modella l’incanto attraverso una sempre nuova, diversa e originale metamorfosi dei linguaggi.
La giornalista Stefania Marotti, dopo aver presentato il testo come un viaggio, un percorso sul filo dei sentimenti e delle emozioni, dialoga con l’autrice con delicata, elegante naturalezza ed equilibrata informalità, in un’atmosfera davvero famigliare. Calorosa manifestazione di stima nei confronti di Liliana Dosio da parte del Sindaco di San Mango sul Calore Teodoro Boccuzzi e del Presidente UPI (Università Popolare Irpina) Michele Ciasullo, perché Liliana riesce in una narrazione capace di penetrare nell’animo di chi legge, creando immagini evocative, immagini di un amore verso la nostra Terra, la nostra Campania a cui, lei autrice di origini tarantine, trasferisce la reputazione e la dignità. L’ improvvisazione musicale del Maestro Mario Giardino, di un brano cantato dalla famosa attrice ballerina cantante statunitense Judy Garland, lascia l’attimo giusto alla riflessione “Il cerchio della vita” è una biografia, ma romanzata.
‘La storia è un pretesto per ritrovarsi, è il nostro essere, la nostra interiorità. L’essenza è, nonostante le peripezie, il bisogno di continuare a perseguire i nostri tempi e non perderci mai di vista. Ritrovandoci non ci deluderemo.’ Queste le parole della scrittrice, che come il personaggio di Silvia trova la forza per desiderare ‘’ un semplice gesto d’amore, una delicatezza d’animo…un pacchetto colorato dal significato intenso che, come le carte assorbenti variopinte che chiedeva da bambina a Babbo Natale, avrebbero colmato la sua semplice gioia’’, perché anche sognando si vive, il sogno è la vita.
Un sogno ricreato attraverso le opere artistiche in esposizione di Rosalia Vigliotti, tra le quali spicca nella sua umana semplicità una maternità: una donna madre come tante, un bambino, figlio come tanti, perché ogni madre è Maria, ogni figlio è Gesù. Anche per la pittrice la vita è storia, ricordi, passato che spinge a vivere il futuro. Anche per la pittrice l’arte è biografia, scrittura della vita, di una vita all’insegna della Parola di Dio, perché dove c’è Dio c’è famiglia.
Momenti intensi, carichi di emozioni ripresi dal sempre magistrale intervento di chiusura del sapiente e paterno notaio Edgardo Pesiri, compiaciuto e commosso dalla socializzazione che parole semplici e sostanziose come quelle dei relatori di questo appuntamento hanno saputo far vivere.
Una vera estate di San Martino, l’11 novembre a Villa Amendola, dove è la spada della cultura a dividere ancora un mantello e riscalda…tutti.
Antonella Prudente