Approda al Casino del Principe, dal 5 all’8 giugno, con un omaggio ad Eduardo DE Filippo “Racconti per ricominciare”, un festival di teatro diffuso, itinerante ed ecosostenibile. La sfida è quella di portare in scena spettacoli all’aperto, immersi nei luoghi più affascinanti del patrimonio culturale e paesaggistico della Campania, coniugando arte, natura e memoria. In città appuntamento, alle 18.45, con “Eduardo, per amore del gelo” di Fabio Pisano, a cura di Claudio Di Palma
“Le biografie- scrive il regista – sono la prima e ultima grande opera di un artista, al punto che la produzione spesso diviene conseguenza, a volte ostinata e contraria, altre coerente e lineare con il proprio vissuto. Nel caso di Eduardo De Filippo, è difficile però tirare le fila della sua vita. Perché del privato del grande commediografo partenopeo non si sa molto, e ciò che si sa, lo si raccoglie da contributi o libri scritti da terzi. Così dopo un lungo studio, ho deciso di raccontare tre aspetti della sua vita tirati fuori dall’enorme e enigmatico privato mistero, a lui tanto caro. L’amore, provando ad arrivare in quello spazio segreto in cui lui ha ed è stato amato, ha ed è rimasto deluso. E così Nina, Dodò, Thea, Isabella. Il San Ferdinando, ripercorrendo il suo desiderio verso quel ch’era un rudere sfregiato dalla guerra, che con il suo sguardo acuto, già vedeva luogo imprescindibile per la sua città. I De Filippo, Luca, Titina, Peppino, una parte di sé, la più importante, quel sé che è stato artefice e protagonista di una grande magia”. Sul palco Chiara Baffi, Luciano Giugliano, Luca Iervolino. Un’esperienza teatrale immersiva ed ecosostenibile, alla luce naturale del tramonto, calata nel fascino di luoghi da riscoprire, frequentare, vivere.
E’ Claudio Di Palma a sottolineare come “E’ in quel passaggio dantesco dal buio al preannuncio della luce (non ancora del tutto vicina) che si profila l’aspirazione (almeno quella) al bello. Il bello, di certo, lo dichiara ed esalta la forza naturale dei luoghi che i Racconti narrano ed esplorano e, in altra forma, si rivela nelle pieghe di scritture e voci che attraversano quei luoghi coi Racconti. Ma è anche “doveroso diletto”, per noi, proprio il ricominciare sempre; scoprire, cioè, o immaginare e ancora riconoscere e proporre, geografie interiori vive e controverse. Quelle che provengono da sguardi e sensibilità di paesi a noi lontani o dalle recondite urgenze (spesso anche queste a noi colpevolmente lontane) delle giovanissime generazioni oppure, in genere, dal mondo delle letterature d’ogni tempo e terra. Il diletto, che è piacere e scelta, ci spinge, insomma, anche quest’anno a di-vertire, cioè a divergere e stupire, a sorridere e dolere, ad inquadrare orizzonti per “li occhi” in cui abbandonarsi e riflettere; in cui, in fin dei conti, solo perdersi sia il modo più opportuno per ritrovarsi”
«Con questa rassegna di grande qualità, riscopriamo e rilanciamo una delle perle del nostro centro storico, celebrando al contempo la figura del grande Eduardo De Filippo. – dichiara il sindaco Laura Nargi – Il Casino del Principe, al tramonto, sarà uno spettacolo nello spettacolo. Proseguiamo convintamente nel solco della valorizzazione culturale della nostra città e del suo patrimonio storico e architettonico».
«Questo evento – spiega il coordinatore, Espedito Giaccio – nasce con l’intento di avvicinare le persone alla bellezza dei siti storici della nostra città, unendo la magia del teatro all’incanto della natura. Non si tratta solo di uno spettacolo, ma di un’esperienza unica, per valorizzare il patrimonio culturale di Avellino, rendendolo vivo attraverso l’arte. Sono fiero di portarlo per la prima volta nella nostra città, con la speranza che diventi un appuntamento fisso e una tradizione».
Lo spettacolo sarà visibile nei giorni 5, 6, 7 e 8 giugno, dalle ore 18:45, per 70 posti disponibili. I biglietti saranno acquistabili sul link https://bit.ly/RxR_EduardoPerAmoreDelGelo, o telefonando al numero di telefono 328 8477797. L’appuntamento sarà accompagnato da degustazioni offerte dalle cantine “Di Meo”, “Terredora” e “Bambinuto” e dalla pasticceria “Dolciarte”.