Ha replicato con forza alle accuse piovutele addosso, dopo una frase male interpretata su Napoli, Francesca Albanese, Relatrice Speciale Onu, in prima linea in difesa dei diritti del popolo palestinese. “Ma solo per l’amore che ti porto – ha ribadito Albanese – Come è possibile che la manipolazione da parte di quattro minus habentes, di una battuta che era finalizzata a pizzicare i fratelli e sorelle Milanesi (che “escono all’una di notte in un giorno lavorativo per la Palestina”), viene presa come un’offesa a voi Napoletani?? Ma pensateci, io che mi dico sempre fiera meridionale, irpina, campana prima che italiana, potrei mai offendere la mia terra? Mi sa che nei trappoloni che tendono a me ci cadete in troppi. E questo non lo dico perchè io ho il dogma dell’infallibilità, e se sbaglio so scusarmi. Ma perchè in questo mondo pericoloso solo l’amore ci salverà. Per altro, quando descrivo la popolazione di Gaza, l’elegia della sua gente e la sua propensione alla poesia e alla melodia della vita, la descrivo spesso come “i napoletani di Palestina”. C’amm capit’ mo? Chill ce vonn sule fa sciarrià (mischiando forse un po’ di irpino)”.
Ospite del podcast Tintoria, Albanese raccontava la partecipazione dei milanesi alle manifestazioni nel bel mezzo della settimana, a sostegno della causa palestinese, anche a tarda sera.. «Questo è il primo genocidio in cui io vedo un moto popolare di sdegno, che si sta facendo massa critica e che scende nelle strade – aveva spiegato Albanese ai comici Daniele Tinti e Stefano Rapone – Io dico pure a Milano, nel cuore della notte, in un giorno lavorativo… Milano non è Napoli, nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle 6». Una frase che ha fatto storcere il museo a qualcuno. Ad indignarsi l’avvocato Angelo Pisani, deciso a rivalersi contro la relatrice speciale dell’Onu per la Palestina, colpevole secondo lui di discriminazione nei confronti dei napoletani, tanto da annunciare una class action. “Una donna che semina discriminazione esercita una forma subdola di violenza“, ha dichiarato l’avvocato, secondo il quale è indubbio che quelle parole rappresentino “una violenza inaccettabile contro i napoletani“. Non è la prima volta che Francesca Albanese viene travolta dalla gogna mediatica, a tanti non è piaciuto il suo schierarsi in maniera forte in difesa del popolo palestinese, contestando punto su punto i crimini del governo israeliano e le complicità del governo Meloni e la destra non perde occasione per colpirla in ogni modo. Sorprende, invece, che a scaricarla sia la stessa sinistra che ne aveva tessuto le lodi, con una vera gara a conferirle la cittadinanza onoraria e che oggi parla di uscite mediatiche infelici, chiedendole un atteggiamento più responsabile.