“Basta armi, basta riarmo, basta genocidi. Occorre rispetto per la dignità delle persone, soprattutto per le più fragili”. Lo ripete Pierangelo Milesi, vicepresidente nazionale delle ACLI, in occasione della tappa alla Ferrovia per la carovana della pace “Peace at Work” promossa dalle Acli. “La pace – spiega – si costruisce attraverso la quotidianità delle nostre esperienze di vita e di lavoro, ma anche attraverso la vicinanza alle ingiustizie sociali e alle ferite delle comunità”.
A ribadire come la pace vada coltivata quotidianamente anche il sindaco Paolo Spagnuolo “I cittadini appaiono oggi un po’ distratti rispetto alle catastrofi in corso. Di qui l’importanza del ruolo delle associazioni che possono contribuire dal basso a creare un movimento di consapevolezza, illuminando anche chi ci governa”
“Pace, lavoro, dignità, giustizia sociale: sono i punti cardinali dell’impegno delle ACLI – ha ribadito il presidente Alfredo Cucciniello – un impegno che vogliamo rinnovare organizzando e accogliendo anche qui ad Avellino Peace at Work, carovana della pace che sta attraversando il Paese e che arriverà fino a Strasburgo dove sarà consegnato un appello alle Istituzioni europee. Un appello che abbraccia fabbriche, ospedali, scuole”
Inevitabile il riferimento alla difficile realtà di Borgo Ferrovia, “una periferia urbana che rischia di diventare periferia sociale; un quartiere fortemente condizionato dalle vicende legate a Isochimica e stazione ma oggi caratterizzato da una comunità coesa e imprenditori coraggiosi. Vogliamo far partire anche da Avellino il nostro messaggio di pace perchè la fraternità è una categoria della politica, così come la libertà e l’uguaglianza”.
Ricorda come “Siamo in un momento buio della nostra storia, segnato dai conflitti in Ucraina, nella striscia di Gaza e in altre 50 aree del pianeta ma è chiaro che l’impegno per a pace non deve riguardare solo governanti ma ciascuno di noi. La pace si costruisce nelle nostre comunità, anche le più piccole; nella vita quotidiana, dentro le relazioni, negli ambienti di lavoro, di cura, di studio. Vogliamo ricordare come la pace parta da un lavoro sicuro, dignitoso, degnamente retribuito; di lotta alla povertà assoluta e relativa; di marginalità e fragilità sociali; di accoglienza dei migranti; di non-violenza e sicurezza ambientale; di giustizia riparativa. Di qui il ruolo cruciale delle associazioni che quotidianamente si impegnano su questi temi”.
Un itinerario, quello della carovana, partito da Atripalda per raggiungere la Ferrovia passando per il nucleo industriale. Quindi la visita guidata al Murale della Pace realizzato dal maestro De Conciliis nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, alla presenza del vicario della Diocesi, don Pasquale Iannuzzo e del parroco don Michele Ceccarelli. Di forte suggestione il reading poetico tematico con scritti sulla pace coordinato da Monia Gaita con la partecipazione di Claudia Iandolo, Maria Consiglia Alvino, Emilia Cirillo, Rita Pacilio, Assunta Panza, Antonietta Gnerre, Agostina Spagnuolo, Maria Ronca, Rosanna Bazzano, Mirella Napodano, Cinzia Coppola, Rossella Tempesta
Quindi spazio alla pubblica assemblea coordinata dal Vice Presidente Nazionale delle Acli, Pierangelo Milesi e ai ritmi dei Cantautorando sui “binari della pace”.