E’ un romanzo prezioso quello che ci consegna Christian Bergamo nel suo “Un’ora”, edito da Rizzoli. Sarà lo stesso autore a presentarlo il 3 ottobre, alle 17.30, alla libreria Mondadori. Un romanzo che si interroga sul valore delle relazioni, a partire da quel momento dell’anno, nel passaggio dall’ora legale a quella solare, in cui Diego e Camillo si incontrano in un bar neanche ventenni. Si fanno una promessa: ritrovarsi tutti gli anni nello stesso posto per vivere quell’ora che in realtà non esiste, senza vedersi mai oltre quello spazio sicuro e senza mai parlare di sé al passato e al futuro. Un qui ed ora in cui si annida l’affetto di cui hanno bisogno, in cui prendersi una pausa da un’esistenza che, nelle sfide quotidiane, può logorare anche i sogni e gli affetti più forti. A fare da arbitro dell’accordo Lucio, il proprietario del locale: anno dopo anno li osserva e li ascolta tra una sigaretta e un bicchiere E la loro relazione diventa così per lui un’occasione inattesa per riflettere sulla propria realtà. Quella che costruiscono Diego e Camilla p un’inedita storia di quasi amore, di due vite che si incontrano di rado, come le lancette di un orologio, e che, in un mondo che corre veloce, trovano uno strano modo per non perdersi mai.