Inchiesta Alto Calore, quattro persone sono state iscritte dalla Procura di Avellino nel registro degli indagati del filone bis sui corsi fantasma.Quttro indagati a vario titolo per peculato, malversazione di erogazioni pubbliche, tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Sono le ipotesi di reato per cui nella mattinata di oggi sono stati eseguiti due decreti di sequestro preventivo firmati dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura nei confronti della Società Alto Calore Servizi Spa e di una società che aveva rapporti con l’ Alto Calore per una somma di 376.711,75 euro. Ad eseguire i due decreti i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del tenente colonnello Alessio Iannone.
M.C., P.T, G.S., R.C. sono accusati di peculato, malversazione pubbliche, tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Ipotesi di reato sfociate in due decreti di sequestro preventivo firmati dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura nei confronti della Società Alto Calore Servizi Spa e di una società che aveva rapporti con l’ Alto Calore per una somma di 376.711,75 euro. Ad eseguire i due decreti i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del tenente colonnello Alessio Iannone.
Le indagini coordinate dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio avrebbero fatto emergere come la stessa società Alto Calore era stata ammessa a beneficiare del finanziamento pubblico per 454.912,50 euro nell’ambito del programma Fondo Nuove Competenze, fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo nato per contrastare gli effetti economici dannosi dell’epidemia Covid-19, con lo scopo di permettere alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori destinando parte dell’orario alla loro formazione rimborsando il costo delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei corsi. Per cui avrebbe ottenuto nel settembre del 2021 l’anticipazione del contributo nella misura del 70% dell’importo finanziato, pari a euro 318.438,75 materialmente erogati dall’ INPS su mandato di ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, competente sull’erogazione), non destinava il contributo ricevuto alle finalità previste, mai procedendo ad organizzare e svolgere realmente i corsi di formazione in presenza che aveva dichiarato di voler svolgere.