Le indagini condotte dal procuratore aggiunto Vincenzo Russo sui presunti corsi irregolari presso l’Istituto Alto Calore non si arrestano.
Negli ultimi giorni, infatti, il sostituto procuratore ha firmato un nuovo decreto di esibizione di atti eseguito dai militari delle Fiamme Gialle del Nucleo Pef di Avellino, relativo sempre a profili legati alla vicenda dei corsi anche negli anni relativi alla contestazione che ha portato un mese fa alle misure interdittive nei confronti dell’ormai ex amministratore unico dell’Alto Calore (che qualche giorno fa ha rassegnato le dimissioni), Michelangelo Ciarcia e di uno dei componenti dell’ufficio di presidenza.
Davanti al pm sono comparsi anche due testimoni, verosimilmente una serie di riscontri dopo gli interrogatori di garanzia davanti al Gip Francesca Spella dei due indagati raggiunti dalla misura. Gli inquirenti starebbero ricostruendo tutte le fasi e soprattutto le eventuali responsabilità anche degli altri indagati.
Proprio in riferimento a questi ultimi, il sostituto ha firmato undici informazioni di garanzia nei confronti degli altri indagati nell’ambito dell’accertamento, a partire dai due per cui il Gip non ha concesso la misura richiesta dalla Procura.
Le ipotesi di reato, temporaneamente formulate dalla Procura, comprendono l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’indebita compensazione, nonché due ulteriori accuse provvisorie: peculato e false comunicazioni sociali ai danni di soci e terzi, tutte ipotizzate in concorso.