Poteva essere un’operazione di marketing politico: un prodotto “Enjoy Style”, un restyling del “festismo”, rimesso a nuovo, truccato da giovane. Poteva essere l’ennesimo tentativo di usare i ragazzi come cornice estetica, come spauracchio da campagna elettorale, strumentalizzati dall’ambizione di un ex sindaco deciso a tornare a Piazza del Popolo.
E invece no. I giovani della terza lista che affiancherà Gianluca Festa alle amministrative del prossimo anno si rivelano sinceri, motivati, genuini nel loro impegno politico.
È Festa a presentarli: Francesco Magliocca, Pierluigi Fossacreta, Carmine Persano, Ivan Cozzolino, Alessia Pilunni e Felice Rauzzino sono una parte della lista “Enjoy”, la terza lista dell’ex sindaco.
Le liste saranno in tutto quattro: Davvero, W la libertà, “le storiche”, i giovani e una quarta che sarà uno spazio civico aperto a chi politicamente non è festiano ma vuole con idee e progetti dare una mano.
“Abbiamo tanti giovani con la testa sulle spalle – afferma l’ex fascia tricolore, aprendo l’incontro al Circolo della Stampa – giovani con competenze, voglia di fare, di emergere e di contribuire in modo fattivo alla città”.
La lista, spiega Festa, nasce proprio per dare voce a quella gioventù avellinese troppo spesso ignorata. E aggiunge: “Siamo solo a metà dei candidati: molti oggi lavorano e non sono potuti venire”.
Il primo a intervenire è Magliocca, che ringrazia Festa chiamandolo “sindaco”, in segno di fiducia politica e di riconoscenza per ciò che ha fatto da primo cittadino.
“Oggi non esistono forze politiche che diano reale valore ai giovani”, afferma Magliocca, sottolineando invece come Festa abbia dimostrato attenzione concreta verso le nuove generazioni. Evidenzia poi l’importanza del Forum dei Giovani e della presenza universitaria in città, una svolta per un territorio che per anni non ha offerto opportunità ai ragazzi.
“L’idea di scegliere Festa come ‘padre politico’ di questo progetto nasce dal fatto che è stato il collante con il mondo giovanile. Significa che l’amministrazione guidata da Festa è sempre stata attenta alle problematiche dei ragazzi ed è sempre stata disponibile all’ascolto. In questi anni, venendo io dal mondo associativo, abbiamo costruito un rapporto solido, fondato sul confronto. Già nel 2019, con la nascita degli organismi giovanili, non abbiamo mai avuto problemi nel dialogare con l’amministrazione.
Con Monica Spiezia abbiamo organizzato tanti eventi, iniziative dedicate al mondo dei ragazzi e dell’inclusione. Con Giovanna Vecchione abbiamo avviato un percorso che ha portato alla stesura del regolamento del Forum dei Giovani. Tutto questo con l’obiettivo di creare opportunità per restare in città: questo è stato il primo tassello. Allo stesso tempo, abbiamo riscoperto amici che venivano da fuori, da Salerno e da Napoli, per cercare divertimento e per riscoprire Avellino. Quando andiamo a vedere le luminarie di Salerno, spesso pensiamo che siano un’attrattiva irraggiungibile. Non è così. Avellino può farcela. Negli passati, quando un mio collega dell’università di Salerno mi ha telefonato chiedendomi: ‘Posso venire ad Avellino? Posso vedere la città e divertirmi?’, ho capito che qualcosa stava cambiando.
Ed è proprio questo il punto: Avellino deve essere conosciuta, per poter poi essere vissuta. Questa è la sfida che i giovani vogliono affrontare”.
Più in generale l’obiettivo dei giovani di “Enjoy” è trasformare l’amore per Avellino in azione, costruire un futuro qui, in “una città fragile ma bellissima”. A ciò serve una lista “di giovani per i giovani”, a rivendicare il ruolo attivo delle nuove generazioni nelle istituzioni che si fanno protagoniste delle decisioni. C’è anche chi racconta la propria esperienza personale: la partenza per motivi di studio, i viaggi da pendolare tra Avellino e Roma, il lavoro necessario per mantenersi. “Ogni viaggio verso la capitale porta con sé un sentore agrodolce: la dolcezza dell’esperienza che cresce e l’amarezza di lasciare una città che amo ma che non mi offre le condizioni per restare”. E aggiunge: “Non è giusto che io e i miei coetanei dobbiamo andare a Milano o a Londra per realizzarci. Avellino può splendere, ma sta lentamente spegnendosi. Basta fuga di cervelli”.
Festa chiude l’incontro sottolineando il valore sociale della lista, che rappresenta “una conquista per la comunità: la conquista della voglia di restare, di metterci la faccia quando sarebbe più facile andare via. Spesso ho sentito parlare dei giovani, ma ancora più spesso li ho visti utilizzati dai partiti e dalle liste come semplici strumenti. In questo caso, invece, voglio puntare sulle loro capacità, sulla loro determinazione a impegnarsi nella vita amministrativa della città. Ritengo che rappresentino una grande risorsa per Avellino e voglio lanciare un messaggio chiaro a chi pensa che ci sia una ‘ragazzata facile’: noi abbiamo tanti giovani con competenze, con la testa sulle spalle, con voglia di fare e, soprattutto, innamorati di questa città.
A tal punto da aver scelto di mettersi in gioco, di metterci la faccia, per far sì che Avellino possa rialzarsi dopo una fase obiettivamente molto difficile. È anche un motivo di orgoglio: questo amore rinato tra i giovani e la città è, dal mio punto di vista, un segnale importantissimo. La lista dei giovani di Enjoy è “la riscoperta di Avellino”. Sono convinto che questa lista sarà la vera sorpresa della campagna elettorale”.
Festa torna sulle regionali: “La mia presenza in questa competizione è stata immediata e naturale. Ovviamente è chiaro il risultato emerso dal voto.
Tutti sanno che, anche nel caso fossi stato eletto, mi sarei comunque dimesso per onorare l’impegno da sindaco. Non è un segreto: la mia priorità è, era e resterà Avellino”.
Insomma, Avellino ha bisogno di Festa: “Vedere la città nelle condizioni in cui l’ho ritrovata rappresenta per me una ferita profonda: strade deserte, poca vitalità, una tristezza che riguarda tutti, non solo me.
Tutti ricordano come Avellino abbia vissuto con me anni straordinari: un commercio che funzionava, economia, entusiasmo, i ragazzi che restavano qui, le famiglie che passeggiavano. E c’è una forte voglia che io ritorni, e soprattutto che Avellino torni a essere protagonista e viva”.





