I 5.716 atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico sul territorio nazionale dal 2010 al 2024 sono stati registrati sul territorio di 1.683 comuni italiani, il 21.3% del totale. E’ quanto si legge nel Rapporto 2024 ‘Amministratori sotto tiro’, il 15esimo rapporto di Avviso Pubblico, che viene presentato oggi. Ben 978 Comuni – il 58% del totale – sono stati colpiti da almeno un atto intimidatorio; 705 Comuni – il 42% – sono stati colpiti da atti intimidatori per due o più anni; 19 Comuni sono stati colpiti da atti intimidatori per almeno dieci anni: Acerra, Bari, Bologna, Brindisi, Catania, Catanzaro, Corigliano Rossano, Foggia, Gela, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Siderno, Torino e Vittoria. Cosenza risulta la provincia con il maggior numero di Comuni colpiti (61), seguita Napoli e Reggio Calabria (60 a testa).
La Campania è la regione con il maggior numero di Comuni colpiti (216), seguita da Sicilia (213) e Calabria (204). Ma, in termini di percentuale tra numero dei Comuni colpiti e totale dei Comuni presenti nella regione, è la Puglia a far registrare il dato più alto (62%), seguita da Sicilia (54%) e Calabria (50%). In termini di percentuale tra numero dei Comuni colpiti e totale dei Comuni presenti nella provincia – prendendo in considerazione i territori con almeno 20 Comuni colpiti – spiccano i dati di 7 province con almeno il 60% degli Enti colpiti da atti intimidatori in 15 anni di monitoraggio di Avviso Pubblico: Napoli, Reggio Calabria, Nuoro, Vibo Valentia, Agrigento, Bari e Taranto.