Con il videoclip Dahlia’s Bar, il cantautore e poeta Andrea Pinto torna a emozionare, unendo musica, visione e impegno civile in una narrazione sospesa tra sogno e realtà. Pubblicato da Moon Records e prodotto dall’Associazione Culturale Sonic Muse ETS, il video — già disponibile su YouTube — è un viaggio visivo e sonoro che mescola memoria e libertà interiore.
Il Dahlia’s Bar è presentato come un rifugio onirico, un santuario immaginario dove rifugiarsi dalle atrocità del mondo. “È un santuario progettato per farti dimenticare le brutture e vivere senza pensieri,” si legge nella descrizione ufficiale. Questo spazio può esistere ovunque: in un bar reale, su una spiaggia, in una stanza o semplicemente nella mente. L’invito è chiaro: “Trova il tuo Dahlia’s Bar e vivi in pace, circondato da amici, lontano da ogni preoccupazione.”
Nel videoclip, Pinto indossa la maglia biancoverde dell’Avellino Calcio, celebrando la recente promozione della squadra in Serie B. Un gesto che unisce arte e sport, e che sottolinea il legame profondo dell’artista con la sua terra d’origine. La maglia diventa simbolo di rinascita, appartenenza e orgoglio irpino.
La canzone Dahlia’s Bar, disponibile anche su Spotify e sulle altre piattaforme on line, è tratta dall’album Sogni d’altro tempo. Scritta e interpretata da Pinto, la traccia fonde sonorità malinconiche con testi poetici che parlano di evasione, desiderio e resistenza. Nonostante la velata malinconia, la composizione celebra l’estate e la libertà, evocando un’atmosfera di leggerezza e rinascita emotiva. Il ritornello, ripetuto come un mantra, è il cuore pulsante del brano: Final destination / siamo al Dahlia’s Bar / lascia il mondo fuori / vieni al Dahlia’s Bar. Queste parole diventano un invito a lasciarsi alle spalle il caos e le convenzioni, per entrare in uno spazio mentale dove “ogni giorno è un sogno” e “si vede il mare oltre la realtà”. Il Dahlia’s Bar non è solo un luogo fisico, ma una dimensione interiore dove si può essere liberi, autentici, e circondati da “mille e più colori”. Il testo gioca con immagini estive — sole, odori, bar — e con il concetto di ultima fermata, come se Agosto fosse il confine tra ciò che è stato e ciò che può ancora essere. La canzone diventa così un inno alla libertà personale, alla fuga dalla “gabbia società” e alla ricerca di un domani in cui “forse lei ritornerà”. La pubblicazione e la promozione musicale sono curate da Moon Records, prestigiosa casa discografica internazionale, con sedi in Ucraina, Germania e Repubblica Ceca, tra le più attive del panorama europeo, che da anni collabora con l’artista e sostiene progetti musicali di forte impatto emotivo e culturale
Negli ultimi mesi Andrea Pinto ha partecipato a progetti culturali e sociali di grande rilievo. Ha portato il suo tour cantautorale all’interno del festival Irpinia Poetica, esibendosi in luoghi simbolici come il Cinema Teatro Partenio, Villa Amendola, l’Archivio di Stato presso l’ex Carcere Borbonico, Piazza Libertà, alcune chiese storiche ecc. — spazi intrisi di identità e memoria — dove la sua musica, in particolare il brano Risveglio, ha accompagnato le performance poetiche, diventando colonna sonora ufficiale e simbolo di rinascita artistica e riflessione sociale. — con performance capaci di emozionare e far riflettere. La sua canzone Risveglio è stata scelta come colonna sonora ufficiale del festival. Il 6 giugno, in Piazza Don Luigi Sturzo ad Avellino, ha partecipato al Concerto per la CGIL, evento conclusivo della campagna referendaria per il Sì. L’esibizione ha sottolineato ancora una volta il ruolo dell’arte come strumento di cambiamento e consapevolezza.
Nel 2025, Andrea Pinto è stato selezionato per la 36ª edizione del prestigioso Festival Sanremo Rock, direttamente tra i finalisti regionali con il brano Risveglio — una ballata poetica e intensa che ha ricevuto l’apprezzamento della direzione artistica per il suo spessore culturale e musicale. Nonostante l’entusiasmo e la conferma ufficiale, l’artista ha scelto di non partecipare alle fasi successive per motivi personali, mantenendo fede alla sua visione indipendente e alla coerenza del proprio percorso creativo.
Andrea Pinto è autore di tre album (Sub Rosa, Sogni d’altro tempo, Gloria Victis) e di tre raccolte poetiche: Deserto di Sale / Salt Desert (Il Terebinto Edizioni), una raccolta bilingue che fonde misticismo e introspezione, affrontando temi spirituali e visioni post-apocalittiche; Senza titolo, tempo, senso e soluzione (Nulla Die Edizioni), con versi crudi e onirici che esplorano il vuoto e l’assenza in chiave simbolica; Non arriva più l’estate (Edizioni Dialoghi), una riflessione poetica sulla perdita delle illusioni e sulla maturità che porta il gelo dell’anima. L’estate, anche qui, si è persa per sempre.
Le sue canzoni sono presenti in migliaia di playlist internazionali e sono state utilizzate come suonerie da brand come Vodafone e Kyivstar e Lifecell. Ma il suo vero centro creativo sembra emergere da un linguaggio che intreccia musica e letteratura, visione e verità, sogno e radici. Con Dahlia’s Bar, Andrea Pinto torna a far vibrare corde profonde dell’esistenza — e lo fa con un invito semplice e potente: “Lascia il mondo fuori. Vieni al Dahlia’s Bar.”