Arriva dalla serzione Anpi Cgil Avellino “Raffaele Lieto” una dura condanna degli slogan e striscioni pubblicati da alcuni gruppi giovanili in cui l’antifascismo è assimilato alla camorra. Nella nota si pone l’accento sul disorientamento che vive oggi la societa’ ma sulla necessità di condannare con forza qualsiasi fenomeno o manifestazione che richiami il fascismo.
“”Resto sensibile all’eternamente possibile fascismo italiano. Il fascismo non è morto. Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce un’alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte”. Così Leonardo Sciascia, scrittore che ha dedicato molto al tema mafioso, in un’intervista del 1979 a Marcelle Padovani discute del rischio perennemente possibile della seduzione per il fascismo soprattutto in tempi bui di riscrittura della storia.
Ci sono note da tempo le campagne della galassia neofascista in Italia e nel mondo e quindi non siamo meravigliati da questa nuova uscita sui social di alcuni gruppi giovanili. La serpeggiante e continua necessità di questi neo fascisti, in questo caso di Blocco studentesco, di narrarsi come movimento osteggiato dal potere e dalla censura, seppur in perfetta continuità con alcuni esponenti della estrema destra italiana attualmente ai vertici governativi che non hanno mai abiurato il loro fascismo, basta ricordare La Russa.
La conoscenza di questi fenomeni neo fascisti, che puntano a diffondersi nelle scuole, ci portano a stigmatizzarli con forza ed ad opporci facendo leva sulle sensibilità sociali ed umani di tutte e tutti. È necessario, discutendo ed affrontando in tutte le forme e modi democratici, sterilizzare qualsiasi manifestazione che esprima ammirazione o simpatia verso i regimi fascisti e nazisti, e per questo invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni e le forze politiche a rimanere vigili, a non sottovalutare il fenomeno.
Non vogliamo e non possiamo permettere che l’odio e la divisione abbiano spazio nelle nostre città, nelle nostre scuole, nei nostri luoghi di lavoro, anche perché particolarmente odioso è il fenomeno della mistificazione storica e civile dell’Italia Repubblicana, NO Repubblichina!
Questo è un periodo in cui le sfide sociali ed economiche sembrano spingere verso il disorientamento, alle mezze verità, è fondamentale rispondere con unità, solidarietà e rispetto per la diversità.
È necessario opporsi con forza a qualsiasi manifestazione che esprima ammirazione o simpatia verso i regimi fascisti e nazisti, e quindi nei percorsi che ci porteranno al 25 Aprile, Festa della Liberazione, invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni e le forze politiche a partecipare, a definire il campo e i valori della Repubblica Italia, magistralmente riportati nella nostra Carta Costituzionale che è la via maestra a cui far riferimento, sempre”