Un approccio educativo fin dalla giovane età per contrastare l’influenza dell’atteggiamento camorristico.
E’ il messaggio lanciato da Catello Maresca, magistrato della Dda di Napoli, impegnato da sempre nella lotta alla criminalità organizzata, tra gli ospiti del confronto svolto nella casa della cultura di Aquilonia sul tema “La legalità: uno stile di vita contro le mafie e la corruzione”. Il giudice Maresca conta esperienze molto significative nella lotta alla mafia, tra tutte la cattura, nel 2011, del boss superlatitante dei Casalesi Michele Zagaria, nascosto in un bunker costruito in un’abitazione di Casapesenna.
Don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, e presidente dell’associazione Ultimi, ha voluto condividere con i presenti, molti dei quali giovani delle scuole primarie e secondarie del comune altirpino, una testimonianza commovente del suo impegno sociale a difesa delle istituzioni e dei cittadini, sottolineando il valore educativo della giustizia e l’importanza del titolo dell’evento “la legalità uno stile di vita”.
Il Prof. Giacomo Benassai, docente dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”, ha posto l’accento sul senso di appartenenza e sulle sfide affrontate dalle comunità interne, sottolineando come l’impegno per il bene comune e per i più vulnerabili possa rappresentare un potente simbolo nella lotta contro la criminalità organizzata.
L’evento, organizzato dal Comune di Aquilonia, in collaborazione con l’Associazione Ultimi e Unica, ha rappresentato un momento di riflessione e di condivisione su come la legalità possa diventare non solo un principio, ma uno stile di vita fondamentale per contrastare le mafie e la corruzione nel territorio.
Il Sindaco Antonio Caputo ha posto l’accento sull’importanza della legalità sia come fondamento di vita e rispetto delle regole ma anche del territorio, della comunità, da intendere come faro nell’attività amministrativa.