Sarà Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori Palestinesi occupati. a portare la sua testimonianza 25 luglio, alle 18.30, nell’ambito di un confronto promosso da Arci Avellino, presso l’ex Cinema Eliseo. Durante l’incontro verrà anche presentato il suo ultimo libro, Quando il mondo dorme, un’opera lucida e coraggiosa che denuncia l’inazione della comunità internazionale di fronte all’oppressione del popolo palestinese.
“Francesca Albanese, giurista esperta di diritto internazionale – si legge nella nota dell’Arci – ha dato nuova forza e autorevolezza al ruolo delle istituzioni sovranazionali, riaffermando la centralità della tutela dei diritti umani e del principio di autodeterminazione dei popoli, in un mondo segnato da disuguaglianze crescenti e strategie di dominio sempre più feroci. Il suo lavoro rappresenta un baluardo di verità e giustizia, in particolare in un contesto, come quello mediorientale, in cui la complicità di molti governi e l’escalation bellica seguita anche dal folle attacco dell’amministrazione Trump all’Iran, hanno alimentato una spirale di violenze, occupazione e apartheid. In questo scenario, la voce di una relatrice ONU come Francesca Albanese assume un valore fondamentale: perché rompe il silenzio, documenta le violazioni, interroga le coscienze, e richiama le istituzioni internazionali alle proprie responsabilità politiche e morali”
La giornata si concluderà alle ore 21:00 presso Avionica Avellino, con la tradizionale Pastasciutta Antifascista, simbolo di libertà e solidarietà popolare, ispirata all’iniziativa dei fratelli Cervi. Durante la serata si terrà anche un laboratorio di Dabke – danza popolare palestinese – e momenti di lettura e musica, in un intreccio di memoria, culture e resistenza.
“Come Arci – conclude la nota – ribadiamo con forza che ogni lotta per la libertà e la giustizia è una lotta comune, che attraversa i confini, sfida le narrazioni dominanti e afferma l’urgenza di un nuovo ordine globale basato sulla dignità, l’autodeterminazione e i diritti collettivi. Invitiamo tutta la cittadinanza, le realtà associative, gli studenti, le attiviste e gli attivisti a partecipare: perché la resistenza, oggi, è anche difendere chi ha il coraggio di raccontare l’ingiustizia quando il mondo dorme”