Non solo elezioni amministrative, siamo al rush finale della campagna elettorale che porterà al rinnovo del consiglio europeo. Mara Carfagna, presidente di Azione, ha fatto tappa ad Avellino per sostenere la candidatura alle europee di Gigi Casciello.
Il partito di Calenda riuscirà a superare lo sbarramento del 4% per entrare a Bruxelles?
“Non sappiamo se basterà, ma questo è il nostro modo di fare politica e non lo cambiamo. Non parliamo di chi è stato più volgare tra De Luca e Meloni e chi ha rispettato di meno il ruolo istituzionale che ricopre, non parliamo di quali sono i tappi più comodi per le bottigliette di plastica, non parliamo di chi è più simpatico tra Orban e Macron, se Le Pen può diventare una buona amica per l’Italia oppure no. Parliamo su come rafforzare l’Europa per renderla capace di competere con le altre potenze mondiali come Stati Uniti e Cina, e di quali sono le caratteristiche che i nostri candidati mettono in campo per poter affrontare tutti i dossier di politica estera, economica, industriale, ambientale e gli strumenti cognitivi e intellettuali dei quali c’è bisogno per contare in Europa e difendere gli interessi europei“.
“Gigi Casciello – aggiunge Carfagna – è uno dei nostri bravissimi candidati. Non abbiamo deciso di candidare influencer del voto, persone che evocano pagine terribili della nostra storia – il riferimento è al generale Vannacci, ndr – e nemmeno candidato persone che possono rappresentare specchietti per le allodole per gli elettori ma profili qualificati, competenti che sapranno difendere al meglio gli interessi italiani e del Sud a Bruxelles“.
Il governo Meloni non sembra molto attento alle politiche del Mezzogiorno secondo la numero uno di Azione:
“Avevamo investito molto sulle aree interne, grazie anche a Domenico Gambacorta, che è stato mio consigliere per la strategia nazionale per le aree interne. Avevamo siglato tutti gli accordi del programma quadro per tutte le 72 aree interne e istituito una 73esima area interna dedicata alle isole minori e 42 nuove aree – nuovi comuni beneficiari di interventi e finanziamenti -, stanziato fondi per la prevenzione incendi, per le infrastrutture sociali, la manutenzione stradale. Questo governo in un anno e mezzo non ha mai istituito il comitato tecnico per le aree interne. Lo ha sostanzialmente abolito e cancellato con il decreto Sud istituendo una nuova cabina di regia, una delle tante. Nel frattempo i finanziamenti sono stati bloccati, rallentando quelli per le infrastrutture sociali di comunità e per le vecchie e nuove aree. Lasciate stare il mio giudizio, ma guardare ai fatti, chiedete ai sindaci“.
La madre di tutti gli interventi strutturali per lanciare lo sviluppo dell’Irpinia e del Sud è senza ombra di dubbio la Piattaforma Logistica, della quale si sono perse le tracce:
“E’ un intervento che è stato definanziato e che noi avevamo finanziato con 26 milioni di euro. Un progetto strategico per l’Irpinia, la Campania e il Sud. Secondo il governo non sarebbe stato realizzato nei tempi previsti dal Pnrr, ma è evidente che il ministero dei Trasporti e quello del Sud devono monitorare, sollecitare, verificare l’attuazione degli interventi e mettere i soggetti attuatori nelle condizioni di ultimare le opere nei tempi previsti“.