E’ ufficiale: ad Ariano Irpino il mercato settimanale del mercoledì sarà trasferito dal centro storico presso rione Cardito. E si parte già mercoledì 12 febbraio. Si tratta di un trasferimento temporaneo, giusto il tempo che impiegheranno le ditte nel completare i lavori di riqualificazione del centro storico di Ariano che è cominciata nei mesi scorsi con il Calvario e la piazzetta sovrastante il parcheggio coperto e sta continuando con via Rodolfo D’Afflitto, via Tribunali, via Wertmuller e altre saranno coinvolte in queste settimane. Resta, tuttavia, al proprio posto il mercato ortofrutticolo.
La decisione è avvenuta con il voto del Consiglio comunale di questa sera con il voto contrario delle minoranze. La seduta, come ci tengono a chiarire i gruppi di opposizione, è stata richiesta appunto dalle minoranze, seguendo le sollecitazioni di cittadini e operatori commerciali della città. Non a caso la seduta di questa sera è stata molto partecipata, soprattutto da cittadini ed esercenti. I lavori sono stati aperti a un intervento del sindaco Enrico Franza che ha reso noto quali sono le alternative. E cioè o il trasferimento temporaneo del Mercato oppure la sospensione. E tenendo conto che la seconda ipotesi non si poteva prendere in considerazione, l’unica possibilità restava il trasferimento al piano di zona di Cardito.
A seguire si è aperto il dibattito e il consigliere Antonio Della Croce ha consegnato un documento redatto dalle minoranze chiedendo che fosse messo a votazione. Durissimo l’intervento del consigliere Daniele Tiso, di Patto Civico, il quale ha denunciato il mancato coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari e dei rappresentanti di categoria. E accusa la maggioranza di non essere ancora maturi.
E quindi è intervenuto il capogruppo di Patto Civico, Marcello Luparella. Ha illustrato le motivazioni che hanno indotto le minoranze a chiedere il confronto consiliare. Ha ribadito che questa scelta potrebbe segnare la morte del commercio nel centro storico, e quindi ha bocciato la scelta della maggioranza. E si è esacerbato il dibattito, si sono registrati scontri verbali tra Tiso ed il presidente del consiglio, Orsogna e tra lo stesso Luparella con il sindaco. Il consigliere di Forza Italia Marco La Carità ha chiesto di riportare l’attenzione massima sui problemi che esistono, come i “lavori lumaca” ed ha concluso sul mancato confronto tra i gruppi.
Sono intervenuti tutti i consiglieri e anche gli assessori per spiegare eventuali criticità. Il delegato al commercio, Andrea Melito, ricorda che una riunione della Consulta delle Attività produttive era andata deserta e spiega anche che altre ipotesi non sarebbe stato possibile perseguirle. Inoltre chiarisce che il mercato ortofrutticolo resterà vicino al parcheggio Valle. E ancora confronto dialettico tra il consigliere Cardinale, da poco in seno all’assemblea, e il consigliere della Croce su questioni relative le riunioni dei capigruppo.
E sono stati avviati anche gli interventi dal pubblico con i rappresentanti dei commercianti e gli stessi esercenti. Importante l’intervento del comandante della Polizia locale, Bruno. Ha spiegato che altre soluzioni non erano possibili. Come Martiri, come Russo Anzani e altre ancora. E si sono cercate soluzioni nell’ambito del centro storico. Unica area restante e con i requisiti che mancano a tutte le altre opzioni, riguarda appunto il Piano di Zona. E infine ricorda che da domani via Marconi resta chiusa, e entro 40 o 60 giorni anche via Castello.
Interviene il sindaco e ribadisce le opzioni sul tavolo: spostare o sospensione del mercato. Ribadisce anche che sono state considerate tutte le ipotesi cercando di rimanere nel centro storico.
Tuttavia, aggiunge, «quest’area è oggetto di un intervento importante, e si unisce ad una volontà di questa amministrazione di voler erogare oltre 200mila euro per aprire nuove attività». Poi puntualizza su sinergie che dovrebbero esistere tra ente pubblico e i privati chiedendo di smetterla con il dire che il centro storico è moribondo. E ha un nuovo scontro con alcuni consiglieri di minoranza. Infine il presidente del Consiglio comunale
Orsogna presenta i due documenti consegnati alla presidenza. Uno di maggioranza e l’altro delle minoranze.
Il primo spiega della contemporaneità del mercato settimanale e del rifacimento delle piazze. Inoltre rileva le criticità e quindi chiede di impegnare il sindaco e la giunta ad operare per il trasferimento del mercato e delle Fiere a partire dal 12 febbraio e fino alla conclusione dei lavori come Pnrr impone.
Il secondo chiede che vi siano riunioni con le associazioni e di tener conto del rischio del centro storico e del congestionamento di Cardito. Si chiede dunque di avviare una fase di interlocuzione con i rappresentanti dei consumatori e delle attività produttive ed evitare di trasferire il mercato. A favore del secondo documento intervengono Luparella e La Carità. Per il documento della maggioranza interviene Melito intanto Orsogna rende nota la volontà dell’amministratore unico di Amu, pronto a predisporre corse verso Cardito per il mercoledì. Il consigliere Roberto Cardinale saluta con favore questa decisione.
E si vota, il documento della maggioranza riceve 11 voti contro 5, l’altro muta l’assetto registrando 10 voti contro e sei a favore. Insomma qualcuno della maggioranza ha votato pure per l’altro documento.
Rodolfo Picariello