Di Rodolfo Picariello
Il peso di un ruolo difficile, e un disagio dettato da impegni personali e professionali maggiori hanno consigliato a Giovanni La Vita di dimettersi dalla carica di conigliere comunale. L’opposizione si deve rinnovare, proprio nel momento in cui auspicava che fosse la maggioranza a consumarsi. La Vita ha scritto al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale e al sindaco per annunciare le sue irrevocabili dimissioni.
«Dopo 4 consiliature trascorse tutte nella minoranza, se si eccettua la breve e travagliata esperienza dell’anatra zoppa nel 2019, avverto già da qualche mese il peso di un ruolo che non riesco più a svolgere con la stesa intensità e abnegazione con cui ho connotato il mio agire pubblico nella massima assise cittadina».
Stanchezza oppure consapevolezza di non poter dare risposte ai cittadini, e ai suoi elettori consigliano a La Vita di lasciare. «Le ultime assenze in consiglio – continua La Vita – scandiscono anche un disagio dettato da plurimi impegni personali e professionali che mai prima d’ora avevano minato la mia costante presenza in questa istituzione pubblica».
E questa sarebbe una ulteriore condizione di difficoltà nel mantenere un ruolo. La Vita ritiene «Giusto dare spazio in questa fase, importante della consiliatura a nuove energie, impersonate da chi ha sostenuto sin dall’inizio un progetto politico collegato all’ingombrante ma autorevole figura del governatore De Luca il quale ha ben dimostrato di poter sbaragliare le imposizioni distorte del governo nazionale. Auspico che si possa recuperare un rapporto maggiormente improntato al rispetto dei ruoli e delle funzioni , cercando di superare le divisioni, le divaricazioni e l’assenza di dialogo tra gruppi contrapposti che hanno pesato non poco nella nostra comunità in particolare sulle vertenze Alto Calore, Alta Capacità, trasporto pubblico, infrastrutture materiali e sociali».
L’ormai ex consigliere La Vita ringrazia quanti hanno condiviso il suo percorso. E che deve continuare «nell’ambito di un centro sinistra inclusivo e plurale, tenendo conto che non si tratta di una resa da parte mia men che meno da parte di un gruppo composito costruito da valenti ed autorevoli esponenti che vollero riconoscermi come guida, bensì di un rinnovato impegno da semplice militante che auspico si tradurrà in un maggiore coinvolgimento dei partiti in special modo di un PD tuttora alle prese con un congresso che tarda ad essere convocato». E chiudendo la nota La Vita fa ancora riferimento al PD, ricordando di essere iscritto al gruppo del partito Democratico. Ora ha le mani libere e può lavorare all’interno del partito di appartenenza il PD, e provare ad essere eletto segretario dei democrat arianesi.