Ariano Irpino- «Quale maggioranza sorregge oggi l’Amministrazione comunale arianese?». E’ questa una delle domande che avanzano il capogruppo di Patto civico, Marcello Luparella, e dei Moderati Marco La Carità sui profili facebook e si chiedono se “la strana crisi è finita o no?”. E ribadiscono quanto accaduto nelle scorse settimane e mesi. «Esattamente due mesi fa, il 18 gennaio, i socialisti arianesi con una lettera quasi privata aprivano la crisi amministrativa. C’è stato poi un mese fa un Consiglio comunale in cui “i ribelli” hanno votato favorevolmente al bilancio – continuano Luparella e La Carità -, la maggioranza li ha ringraziati per essere tornati sui loro passi, tutti hanno rassicurato che la crisi era praticamente finita, e che soprattutto non era legata a questioni di potere ma di metodo». I capogruppo di Patto civico e Moderati, però avanzano dubbi sulla chiusura. «Sta di fatto che ad oggi, 18 marzo 2024, nonostante i continui ottimistici annunci, sempre smentiti dai fatti, l’assessore De Gruttola e il delegato Moscatelli sono ancora dimissionari. Il plenum della Giunta non è stato ancora ripristinato, non vi è traccia dei decisivi cambiamenti di metodo sollecitati dai socialisti nè si intravede nulla di concreto all’orizzonte.Insomma il solito pasticcio – aggiungono ancora i capigruppo La Carità e Luparella -, ordito e gestito nelle segrete stanze, in dispregio del Consiglio comunale, della dialettica democratica e soprattutto dei cittadini, rispetto al quale è il caso di porsi qualche domanda». Una l’abbiamo registrata, quella su quale maggioranza appoggia oggi Franza. Le altre riguardano altre questioni legate alla crisi.
«Quali sono i nodi che ancora impediscono una vera chiusura della crisi? Quando la Giunta comunale recupererà la pienezza del suo organico e delle sue prerogative? Quando si comprenderà che le vicende che riguardano l’amministrazione comunale non sono una faccenda privata e vanno trattate, affrontate e risolte alla luce del sole, e nel rispetto delle istituzioni comunali e dei cittadini? Attendiamo – concludono Luparella e La Carità – fiduciosi una risposta».