Sarà un fine settimana di passione, quello che aspetta i sindacati, i lavoratori, ma anche i dirigenti dell’Asidep. I dipendenti della depurazione irpina, infatti, mostrando una grande responsabilità, hanno infatti deciso di non incrociare le braccia da stamattina. Aspetteranno lunedì prossimo, e dando tempo al Prefetto di Avellino, Paola Spena, per intervenire su quello che è accaduto dopo gli accordi presi a palazzo di Governo. Dove si era deciso che il bando per la depurazione sarebbe stato ritirato e che sarebbero stati pagati quattro mesi di stipendi arretrati. Tutto diventato carta straccia. Ma i sindacati non ci stanno. Zaolino, segretario provinciale della Fismic, sottolinea come” ancora una volta, i lavoratori di Asidep hanno mostrato una grandissima maturità, consapevoli degli impatti delle loro decisioni sullo sviluppo e sulle possibilità che si possano fermare le aziende del cratere”. Spena dovrà, entro inizio della settimana prossima, trarre delle conclusioni”sull’atteggiamento del presidente dell’Asi”.
Secondo i sindacati, questa è”una sfida tutta interna ad un partito. Ma che arreca danni all’Irpinia”. La soluzione, secondo le organizzazioni sindacali, sarebbe dare la responsabilità della gestione ad Irpiniambiente.”La nostra maturità, solo in questo modo, potrà essere premiata- continua la Fismic-“. Perché, questo affidamento,”non vuol dire solo risolvere la questione ma anche allargare ad altri settori e servizi”. Il futuro è una multiutility.” Che servirà per l’edilizia scolastica, per i trasporti”. Il segretario provinciale della Fismic aggiunge che”invece di guerreggiare, tra soggetti istituzionali, si pensi al bene dell’Irpinia, dei lavoratori”. Il ruolo dei sindacati metalmeccanici, di Morsa e Altieri, dello stesso Zaolino, è di esempio.”In questo momento è l’unico faro di responsabilità, capacità, credibilità e rappresentatività”. L’invito che rivolgono, al Prefetto di Avellino, è quello”di fare il proprio le proprie mosse in autonomia”. Ma se le cose dovessero restare le stesse, da lunedì prossimo, a Pianodardine, ricomincia lo sciopero. Per ultimo chiedono, alla regione Campania, il commissariamento dell’Asi, perché, conclude Giuseppe Zaolino,”è una azienda piena di debiti, fa fallire e fa fermare le aziende. In altre parole è costosa ed inutile”.