Una situazione sospesa, quella che riguarda l’Ato rifiuti di Avellino, presidente il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio. La denuncia arriva Nunzio Marotta, segretario provinciale dell’ Ugl Igiene Ambientale, quando dice: “A distanza di due mesi l’ATO continua a tacere. Come intende salvare la gestione pubblica? Certamente non stare ad aspettare”.
L’antitrust e i ricorsi hanno impedito all’ATO di assegnare la gestione del servizio a Irpinia Rifiuti Zero. L’ente d’ambito deve trovare un alternativa per la gestione del ciclo integrato. La Provincia è pronta a cedere Irpiniambiente ai Sindaci anche a rate. Cosa si sta aspettando? Come si vuol procedere?
La decisione sulla gestione dei rifiuti deve essere ponderata attentamente, mantenere la gestione pubblica o privatizzare il ciclo integrale dei rifiuti? Con gara europea. Sappiamo che il tempo è breve e si avvicina sempre di più il commissariamento con relativo bando di gara e alla individuazione obbligata ad un privato, nulla contro il privato ma noi siamo convinti che i servizi essenziali acqua, rifiuti siano gestiti dal pubblico”.
E rivolto a D’Alessio, Marotta incalza: “Quello che non accettiamo è il mancato impegno del Presidente nel convocare l’assemblea dei Sindaci per discutere un nuovo progetto di affidamento ciò è preoccupante,nell’ultimo incontro sindacale del 3 novembre si era impegnato con tutte le parti sociali presenti al tavolo a convocare e coinvolgere l’assemblea dei Sindaci per avviare una consultazione su un nuovo progetto di affidamento del ciclo integrato dei rifiuti,vista impraticabilità della nuova società IRZ.
E’ ingiustificabile il silenzio, l’inerzia dell’ATO e dei Politici locali che non fanno l’interesse della comunità, a salvaguardare il patrimonio aziendale della società provincializzata e delle maestranze in essa presenti. In conclusione, è essenziale che le istituzioni coinvolte agiscano con trasparenza e responsabilità per garantire una gestione efficace e sostenibile dei rifiuti, tutelando al contempo gli interessi della comunità e del personale coinvolto. Nel frattempo… l’ATO si è subito attivato per fare ben 13 nuove assunzioni…. perché?”.