“Mi avete fermato anche ieri, io me ne vado”. Avrebbe detto questo ai carabinieri intenti ad effettuare i controlli. I militari dell’Arma, nonostante gli avessero intimato l’alt sono stati costretti a inseguire il trentunenne di Atripalda G.V già noto alle forze dell’ordine, che alla fine del movimentato controllo è stato tratto in arresto e sottoposto ai domiciliari per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Tutto è avvenuto nel pomeriggio di ieri nella cittadina della Valle del Sabato, quando i due militari, dopo aver intercettato la Lancia Y lo avevano seguito intimando più volte l’alt. Dopo aver pronunciato la frase, aveva anche strattonato con violenza uno dei due carabinieri e anche aggredito l’altro militare intervenuto in ausilio al collega, colpendolo con calci e pugni e aveva anche minacciato uno dei due .
“Appena ti trovo ti sparo in bocca”. Accusato anche di lesioni ai due militari, stamattina il trentunenne, assistito dal penalista Rolando Iorio è comparso davanti al giudice monocratico per il processo per direttissima. La Procura ha chiesto la conferma dei domiciliari, la difesa ha chiesto i termini per definire il processo e l’attenuazione della misura. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma per il trentunenne. A fine novembre il processo.



