Una storia di esondazioni negli anni, ma 14 mesi di lavori hanno finalmente dato la svolta: riaperto il ponte delle Filande, da stamattina Atripalda si ricollega all’area industriale di Pianodardine e ad Avellino.
Al taglio del nastro il presidente della Provincia, Rino Buonopane, il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo e gli altri amministratori comunali, tra loro il presidente del Consiglio comunale e consigliere provinciale Franco Mazzariello che ha seguito in particolare l’evolversi dei lavori.
Quanto ai ritardi nell’ultimazione dell’opera, Buonopane respinge subito la provocazione al mittente: «Ricordo che da una trentina d’anni questo è stato teatro di esondazioni. Davanti all’ennesimo evento, abbiamo deciso che era tempo di programmare e progettare. Ci sono stati ritardi, sì, ma dal punto di vista tecnico, legato ai sottoservizi e all’allargamento della sezione, ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto».
Prioritaria la messa in sicurezza dei residenti, e questo lo ricorda il sindaco Spagnuolo, ripercorrendo i momenti molto difficili e ad alto rischio fronteggiati anche grazie alla famiglia Pastore «che ha evitato il peggio. Ringrazio loro, come la Provincia e il consigliere provinciale Mazzariello. Provincia che, come stazione appaltante, ha conferito i lavori ad un’azienda che ha realizzato un’opera difficile e complessa. Quanto ai ritardi, eviterei facile ironia e polemiche, non dovuti a inadempienze della stazione appaltante o della società appaltrice, ma a causa di società terze impegnate per i sottoservizi e per difficoltà nell’approvigionamento di materiale, a causa delle guerra in Ucraina. Quest’area è stata messa in sicurezza ed ha ritrovato il suo decoro».
Il ponte è ad un’unica campata da 14 metri, «opera importante sia per un fatto strutturale sia perchè definitiva in quanto consentirà il risanamento: poggia su due travi a basso profilo, è stata cioé aumentata l’ampiezza dell’alveo per cui l’acqua defluirà più agevolmente. Un’opera che resterà nei decenni a venire», ha concluso il consigliere provinciale Franco Mazzariello.
L’opera di abbattimento del vecchio ponte e di ricostruzione del nuovo, eseguita dalla ditta appaltatrice “Albergo Appalti srl”, è costata circa un milione di euro.