Autore: redazione web
Continua a tenere banco la vertenza legata all’Industria Italiana Autobus, con un nuovo capitolo legati ai terreni nella disponibilità dell’azienda. In un comunicato Luigi Simeone, il segretario provinciale della Uil Avellino-Benevento, ha espresso la sua perplessità riguardo questa novità che si aggiunge a una situazione già delicata: “Non si comprende come a fronte di una paralisi più o meno voluta, ma diffusamente programmata, ci siano ancora volontà malcelate di pianificare interessi diversi da quelli di rilanciare l’Industria Italiana Autobus in Valle Ufita. La presa di posizione di ASI, legittima ma ampiamente in ritardo visto che si sarebbe potuta adoperare da…
Hanno festeggiato 60 anni di matrimonio Nicola Andreoli e Agnese Di Iorio. Che l’amore che li unisce continui a illuminare le vostre vite. Auguri da Angelo Melchionda e famiglia e dalla redazione
Non si ferma la battaglia di Apple Pie nel segno dei diritti. L’associazione cittadina chiama a raccolta iscritti e cittadini domenica 28 aprile, alle ore 17, presso lo Spi Cgil in viale Italia 40. Un appuntamento per confrontarsi sul valore di cui si carica “la giornata della visibilità lesbica” che si festeggia il 26 aprile e sulla strada ancora lunga da percorrere per contrastare ogni forma di discriminazione. La necessità di avere un giorno dedicato – la giornata è stata istituita nel 2008 – nasce da un doppio elemento di discriminazione. Le donne lesbiche vengono discriminate in quanto omosessuali e in…
Da poco terminata l’assemblea di fabbrica tra gli operai di Industria Italiana Autobus. Si serrano le fila. I prossimi giorni saranno probabilmente i più importanti, oltre che decisivi, per il futuro dello stabilimento flumerese. Che è nelle mani delle tute blu. Serve la politica. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che la strada intrapresa dal Governo, e cioè la sostituzione di Leonardo, in seno al pacchetto di maggioranza, con la Seri Industrial dei fratelli casertani Civitillo “non è quella giusta e non ci piace affatto perché non ci dà le necessarie garanzie auspicate”. Così nell’incontro di stamattina i segretari provinciali di…
Nella riflessione settimanale precedente parlai del rischio che una sfera sempre più ristretta di addetti ai lavori della politica – per quel poco che resta di essa – decida dei grandi temi sociali ed economici delle giovani generazioni, mentre il connesso dibattito pubblico si rivela impotente, con il solito approdo sui temi identitari. I giovani, ho sempre sostenuto, hanno urgente bisogno di coniugare sapere e saper fare, creando comunità in cui sapere, progetti e linguaggio vengono seriamente ibridati, attraverso una efficace e permanente formazione. Questa auspicata prospettiva – nell’attuale momento in cui è indispensabile riscoprire i valori che hanno generato…
Fra meno di un mese, il 26 febbraio, nasce il nuovo Pd. Un parto difficile, un po’ meno lungo di quello naturale, perché il travaglio è iniziato il 25 settembre quando alle elezioni politiche il partito che pretendeva di guidare l’alternativa alla destra rampante misurò la propria incapacità di tessere alleanze, e fu sconfitto. La lezione non servì, perché da quel giorno il Pd, invece di prendere atto dei suoi errori e porvi rimedio, continuò a sbagliare. Sbagliò Enrico Letta a restare alla guida del partito con l’illu – sione di farsi garante della successione (e invece ne è diventato…
Il 20 gennaio a Ramstein è stato compiuto un nuovo passo avanti nell’escalation del conflitto dalla Santa Alleanza a guida USA che ha deciso di elevare ancora di più il livello degli armamenti da fornire a Kiev per consentirgli di “vincere” la guerra. L’unica nota stonata è stata la resistenza della Germania che non ha acconsentito alla fornitura all’Ucraina dei carri armati Leopard 2, malgrado le insistenze di GB, Polonia e Paesi baltici e le raccomandazioni di Stoltenberg/Stranamore Una resistenza destinata a durare solo quattro giorni e a venir meno a fronte dell’annuncio di Biden che gli USA si apprestano…
Tre mesi sono un tempo breve ma sufficiente per un primo bilancio del governo Meloni. La cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro ha spostato l’attenzione mediatica e tralasciato le questioni programmatiche che ora, però, si riaffacciano prepotentemente. I problemi interni con gli alleati, le riforme costituzionali (presidenzialismo e autonomia delle regioni), il Mes (il meccanismo europeo di stabilità), le polemiche sulle accise sulla benzina e l’annoso tema della giustizia solo per fare un sommario elenco, sono i temi più rilevanti nell’agenda del governo. Proprio su quest’ultimo punto, l’intenzione della Meloni è quella di siglare una sorta di tregua con…