Autore: redazione web

Dunque, il nemico numero uno del benessere degli Italiani e del buon governo è il reddito di cittadinanza con i suoi ingordi, sfaticati percettori, che campano a ostriche e champagne e lauti pranzi, spaparanzati in salotto, a spese dei contribuenti che lavorano onestamente. E, con il famigerato reddito, quel Giuseppe Conte che, da Presidente del Consiglio, lo ha concesso e lo difende a spada tratta. Conte, forse, corre il pericolo che a qualcuno – “gli amici degli amici”? – venga in mente di toglierlo di mezzo anche senza fargli propriamente male. Ma non mi pare ancora il momento: si deve…

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Ora che Gerardo Bianco riposa nella sua amata terra irpina e la forte onda emotiva si placa nello spirito di tanti suoi estimatori ed amici, è necessario imboccare la via della consapevolezza affinché il suo straordinario magistero civile, culturale e politico fecondi l’humus del nostro territorio irpino. Consapevolezza che diventa impegno per raccogliere i semi culturali e civili che, benché sparsi su un terreno spesso arido, trovino vigore germinativo per ricordare ai nostri giovani, figli o nipoti che siano, che Gerardo Bianco ci ha consegnato un messaggio che non può esaurirsi in un ricordo, benché profondamente avvertito e ampiamente diffuso.…

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Con la morte dell’onorevole Bianco, che fa seguito a quella di De Mita, Salverino De Vito e Fiorentino Sullo, e il ritiro a vita privata di Nicola Mancino, Giuseppe Gargani e Ortensio Zecchino, si è concluso un ciclo politico di rilevanza storica che ha visto il laboratorio politico irpino, di elaborazione di idee e strategie politiche sulle orme del cattolicesimo democratico risalente a Sturzo e a De Gasperi, contribuire in gran parte alla rinascita ed allo sviluppo dell’Italia e dare lustro alla nostra provincia, anche attraverso la formazione di amministratori provinciali seri e preparati. Cominciò nell’immediato dopoguerra l’era di Fiorentino…

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La morte dell’onorevole Gerardo Bianco, lasciando un vuoto incolmabile, mi suggerisce una riflessione sul ruolo della classe dirigente. Negli ultimi decenni si è registrato un vero e proprio terremoto che ha azzerato la cultura politica. Si era detto tanto male della prima Repubblica – che certamente ha avuto i suoi limiti – eppure ora al confronto con l’improvvisazione e l’approssimazione delle nuove leve della classe amministrativa e politica non si può non pensare a quella stagione come a una epoca in cui il protagonismo era affidato a “monumenti” dell’ars politica. Basta pensare a quanto sia sconfortante l’oggi in cui tutto…

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Dal 24 febbraio la guerra divampa nel teatro ucraino senza che ci sia stato un solo giorno di tregua. La guerra, come ci ricorda Kelsen, consiste in un omicidio di massa. Da nove mesi ogni giorno vengono compiuti centinaia, se non migliaia di omicidi. Secondo un comunicato di Kiev del 28 novembre dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 89.900 soldati russi, nel corso delle ultime 24 ore ne sono stati uccisi 590. E’ molto probabile che analoghe siano state le perdite subite da parte ucraina, mentre, sempre secondo Kiev, sono stati uccisi 441 bambini ucraini. Incommensurabili sono le distruzioni subite…

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Quando si spegne la vita di un Grande, oltre all’immenso dolore che si prova, alla terribile angoscia che attraversa le vene e i polsi, il pensiero va alla lunga cavalcata di una vita vissuta tra ricordi, confidenze, amicizia, solidarietà e quanto altro appartiene alla umana esistenza. Ho provato tutto questo all’alba di ieri quando dai familiari ho appreso della scomparsa di Gerardo Bianco con il quale avevo interloquito solo qualche giorno prima. Incontrai per la prima volta Gerardo Bianco nella storica tipografia Pergola di via Trinità. Erano gli anni Sessanta e la passione politica, in questa terra oggi priva di…

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La riforma costituzionale ha notevolmente diminuito il numero dei parlamentari ma non ha, e del resto non poteva, risolvere il problema di selezionare la classe dirigente del Paese. E’ aumentato, anche a causa di una pessima legge elettorale, il divario tra eletto ed elettore e i parlamentari, anziché dedicarsi ad incontrare i cittadini, si abbandonano ai soliloqui sui social. I politici dedicano gran parte del loro tempo a studiare una comunicazione efficace, si sforzano di inventare slogan pubblicitari per attrarre il maggior numero di consensi perché ormai conta più l’apparire rispetto alla sostanza, contano i followers. Il politico non ha…

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Mentre scrivo i morti sotto la montagna di fango sono otto. La loro tragica mascotte è Giovannigiuseppe, un bambino di 21 giorni, che era nato ad Avellino, alla clinica Malzoni, con sua madre Giovanna, 30 anni, e suo padre, Maurizio, di due anni in più. Altre due famiglie distrutte, di cui una con tre figli di 6, 11 e 15 anni, vite in fiore cancellate dall’anagrafe e dal mondo. Le vittime dovrebbero essere altre quattro, mentre si continua a scavare. Ma solo alla fine della triste rimozione del fango si saprà il bilancio definitivo della tragedia di Casamicciola, della montagna…

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