La prima segna le distanze, ancora più evidenti, tra due Italie: questa è l’autonomia differenziata. La seconda, invece, ridurrebbe a figura quasi ornamentale il presidente della Repubblica: il premierato. Di questo si è discusso, oggi pomeriggio, alle ore 18 nella sala dei convegni “Thomas Menino” di palazzo Portoghesi.
L’appuntamento odierno fa parte di una serie di tappe della campagna di sensibilizzazione, denominata”La Via Maestra” dal sindacato della Cgil. Dopo essere stati a Frigento, Lacedonia e Sant’Angelo dei Lombardi è stata la volta della cittadina ufitana.
Due temi, quelli trattati nella sala “Menino”, abbastanza attuali e che riempiono le pagine dei giornali. Una sorta di tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Francesco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil, Toni Ricciardi, vice capogruppo pd alla Camera, Luigi Famiglietti, docente di Diritto e enti locali dell’Università di Cassino, Daniela Esposito del Sunia di Avellino.
Padrone di casa il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera; ha presieduto l’assemblea Floriana Mastandrea, dell’Anpi provinciale. Ha presentato l’incontro sottolineando le criticità per il Meridione se dovesse passare l’autonomia differenziata. E i danni che “potrebbe arrecare alle zone interne”. Il sindaco Spera ha detto di voler organizzare altri appuntamenti “in cui analizzare, capitolo per capitolo, il disegno di legge sul premierato, che è “un attentato alla Costituzione.7
Quindi il presidente provinciale dell’Anpi, Giovanni Capobianco, ha chiarito come, il disegno di legge Calderoli, porterebbe ad una “disparità” di trattamento, in materia sanitaria o nella scuola, dove si potrebbero rivedere i programmi”.
E fa un paragone: “Se in Emilia Romagna ci sono 50 asili e in Calabria soltanto tre che vuol dire”? E poi: “Con il possibile premierato verranno meno i principi di solidarietà e uguaglianza dettati dalla Costituzione. Ed il presidente della Repubblica ridotto a fare il taglianastri”. Oltre al fatto che “si romperebbe l’equilibrio tra i poteri, e una persona sola avrebbe il controllo degli organi di garanzia”.
Famiglietti ribadisce che, invece, “c’è bisogno di una solidarietà economica e sociale”. Per Esposito, invece, “non ci sarebbe più coesione nazionale. Queste non sono idee dell’altro ieri, ma di almeno venti anni”.
Toni Ricciardi sostiene l’idea di “cercare di capire come andranno le prossime elezioni europee perché se cambieranno gli equilibri politici in maggioranza entrambe le questioni potrebbero ripartire”. Secondo l’onorevole dem “non c’è molta attenzione sull’autonomia differenziata. Che non è una partita tra destra e sinistra ma tra Nord e Sud. Che attraversa trasversalmente tutti i partiti, compreso il mio”. Andremo incontro al “regionalismo competitivo che è una follia dal punto di vista delle garanzie”. E se anche la Regione Calabria ha votato contro, con un presidente della attuale maggioranza, vorrà pur dire qualcosa. “Questi sono territori della marginalità – continua Ricciardi -. Uniamo le forze, la società, quindi”. Conclude l’incontro Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil. “Dobbiamo essere presenti, partecipare. Come stiamo cercando di fare noi con gli incontri della ‘Via maestra’. Questi tavoli formativi ed informativi servono a far capire le storture, le disuguaglianze e le divaricazioni”.