Albino Albano
AVELLA – Si è tenuto il convegno presso il teatro “Domenico Biancardi” il convegno: “Alle sorgenti del Clanio. Avella tra preistoria ed età moderna”. La seduta si è aperta con il saluto del vescovo di Nola Monsignor Francesco Marino. Ha introdotto Carlo Ebanista dell’Università del Molise, quindi il saluto del sindaco di Avella, Vincenzo Biancardi, che ha ringraziato Raffaella Buonaudo Soprintendente archeoloco Avellino -Salerno ed ha riferito dell’incontro con il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi il cui padre è stato direttore del circolo didattico di Baiano. Biancardi ha sottolineato l’importanza di intercettare il flusso turistico dall’area metropolitana di Napoli. Ha riferito sulla Grotta di San Michele che è stata riaperta cinque mesi fa, e dell’ncontro con il sindaco di Ventotene, Carmine Caputo, per un turismo religioso che coinvolga Cimitile, Avella e Montevergine. Il sindaco ha evidenziato l’importanza di fare rete tra le istituzioni locali, unendo competenze e risorse intorno al patrimonio culturale.
La Soprintendente Buonaudo ha sottolineato il suo impegno sin da quando è stata responsabile dell’ufficio territoriale che purtroppo non può più esserci. Avella è stata vittima di saccheggi de beni archeologici e la Buonaudo ha ringraziato Pietro Luciano, direttore dell’ufficio archeologico Avellino “Amedeo Maiuri”, per il sul lavoro di recupero. Ha inoltre sottolineato l’impegno di Nelly Russo e Michele Amato che si occupano di accoglienza.
Felice Napolitano, responsabile del Premio Basiliche di Cimitile, ha sottolineato il ruolo della fondazione volto a valorizzare le aree di Nola e Avella. L’asse Nola Cimitile Avella costituisce, ha detto Napolitano, la sua importanza per la valorizzazione dei beni. Avella però è avanti rispetto ad altri comuni per la presenza di un ufficio turistico funzionante ma occorre una cabina di regia per valorizzare tutti i siti archeologici.
Antonella Minelli dell’Università del Molise ha fatto un approfondito excursus storico, così ha fatto Raffaella Buonaudo; una storia antichissima, che va conosciuta e valorizzata. Mario Cesarano, della direzione regionale Musei Campani, ha evidenziato i risultati degli scavi che hanno portato all’individuazione di varie tombe simili a quelle di Nola. Eliana Mugione dell’Università di Salerno ha parlato delle origini dell’anfiteatro realizzato in una struttura morfologica che permetteva un’opera come questa. Nel 2022 sono ripresi gli scavi grazie a studenti e laureati che hanno evidenziato strutture archeologiche ed un tratto di muro che risulta parte di una più ampia opera identificata con quella dell’età romana. Aniello Palma dell’Università Giustino Fortunato ha ricostruito le vicende legate al periodo romano. La ricerca ha chiarito che la città non si è spostata per quanto riguarda la sua collocazione di molto dal periodo romano. Avella ha avuto un’aperta ostilità nei confronti di Nola. Teresa Piscitelli dell’Università Federico II di Napoli ha sottolineato come Paolino per intercessione di San Felice riuscì a risolvere il.problema dell’approvvigionamento delle acque facendo arrivare le risorse idrica da Avella Il convegno è proseguito nel pomeriggio con interventi di Domenico Camardo che ha trattato il tema del castello medievale con particolare attenzione alla chiesa rupestre di San Michele.