Ha risposto a tutte le domande del gip, il 40enne che ferì con un’arma bianca l’allora compagno della sua ex moglie in viale Italia ad Avellino. Il 40enne, architetto, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Lorenzo Corona, assistito dai suoi difensori,i penalisti Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria tutte le domande del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, fornendo la sua versione dei fatti rispetto alle contestazioni mosse dalla Procura.
L’uomo, di professione architetto, residente a Monteforte irpino, è stato raggiunto, nei giorni scorsi, da un’ordinanza agli arresti domiciliari eseguita dagli agenti della Squadra Mobile su disposizione del gip del tribunale di Avellino. Il 40enne deve rispondere dei reati di stalking, violenza privata, danneggiamento, lesioni, minacce e porto abusivo di arma.
I suoi legali hanno presentato una dettagliata memoria difensiva, in cui sono raccolte una serie di testimonianze e di elementi che mirano a scardinare le accuse di stalking mosse nei suoi confronti di un gioielliere napoletano, vittima dell’aggressione. Infine i due difensori hanno presentato l’istanza di revoca e attenuazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a cui il 40enne è sottoposto.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini della suadra mobile, il 40enne avrebbe ripetutamente minacciato e molestato la sua ex moglie, incapace di accettare la fine del loro rapporto coniugale. In diverse occasioni, l’indagato avrebbe perseguitato la donna, anche dopo che lei aveva intrapreso una nuova relazione.Ad aggravare sua la posizione, secondo gli organi inquirenti, un episodio in particolare avvenuto, la notte tra il 4 ed il 5 marzo, nel centro del capoluogo irpino .Il 40enne dopo aver incontrato la sua ex moglie insieme al suo compagno di allora, nei pressi di un bar in viale Italia, l’avrebbe inseguita in auto, speronata, costringendola a fermarsi. Successivamente, si sarebbe scagliato contro il nuovo compagno della donna, colpendolo più volte al volto e procurandogli delle profonde ferite. Sul posto gli agenti della questura di Avellino che prestarono i primi soccorsi all’imprenditore trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Moscati di Avellino, dove gli furono applicati punti di sutura al volto.