Tra gli ospiti della cerimonia del 173° anniversario della nascita della Polizia di Stato al teatro “Domenico Cimarosa di Avellino, c’è Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, testimonial della legalità e dei comportamenti sani tra i giovani . “È molto bello parlare di sicurezza stradale, soprattutto con tanti ragazzi. Per me è un grande piacere essere qui, nella mia città, perché il legame con il territorio in cui sono nato e cresciuto non si è mai spezzato. Sono felice di poter dialogare con i giovani su un tema che porto spesso anche a Striscia la Notizia, in tante occasioni: ho realizzato centinaia di servizi per raccontare genitori incoscienti che accompagnano i figli all’uscita da scuola su scooter, senza casco, in due o tre persone, spesso senza assicurazione; oppure scuolabus strapieni, farciti come panini, come hot dog, con troppi bambini all’interno che mettono a rischio la propria incolumità. Il mio impegno a Striscia rappresenta un punto di partenza che si traduce poi anche in esperienze come questa: qualcosa di vissuto dal vivo, di concreto, di analogico, e non solo televisivo. Occasioni come queste hanno un valore importante”.
Parlando delle nuove generazioni, Abete ha affermato: I ragazzi devono scrollarsi di dosso un po’ di torpore. Oggi ci sono troppi agenti esterni che li condizionano – ma, in realtà, condizionano un po’ tutti noi. Abbiamo vissuto una pandemia disastrosa, stiamo assistendo a guerre che si susseguono anche in questi giorni. Sappiamo tutti cosa sta succedendo a livello internazionale. Pensare al futuro, quando si hanno 14, 15 o 20 anni, credo sia davvero molto difficile. E forse dovremmo essere noi adulti a creare più momenti come questo: più occasioni di incontro, di confronto, per accorciare le distanze e far sentire meno sole tante persone, soprattutto tanti ragazzi”.
Infine Abete incrocia le dita per la quadra biancoverde in vetta alla classifica. “L’Avellino va forte, le cose stanno andando bene ma non diciamo nulla per scaramanzia. Incrociamo le dita. Anzi, da Abete, diciamo ‘Incrociamo le pigne!’ e speriamo che tutto vada come deve andare”.
“Mi auguro che il grande entusiasmo che si respira, il forte senso di appartenenza che sta rinascendo, possano riversarsi anche sulla città, sulla sua vita sociale e civile. Questa è una terra che, purtroppo, ha vissuto l’illusione di luci, che si sono poi spente, rivelando tante lampadine rotte negli ultimi tempi. Mi auguro che- conclude Abete- torni a brillare come merita” .