Le immediate attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino e delegate alla Digos permisero di acquisire, nella quasi immediatezza dei fatti, una serie di video realizzati da privati cittadini e pubblicati sul web, oltre che le immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza pubblica e privata presenti in zona che documentavano le varie fasi dell’aggressione.
Dalla successiva analisi delle immagini, dall’escussione di altre persone informate sui fatti, gli investigatori arrivarono all’identificazione di nove persone, destinatari di perquisizioni domiciliari e veicolari disposte dall’Autorità Giudiziaria a luglio del 2023.