Subito dopo le festività natalizie di terrà ad Avellino un incontro programmatico indetto dal “Partito pensionati e lavoratori per l’Italia” nel corso del quale i vertici nazionali e i delegati a livello locale si confronteranno sull’azione politica da portare avanti nel corso dell’anno 2024.
Attenzione posta sulle tematiche e le criticità da discutere ed affrontare a carattere nazionale ma anche sulle prossime scadenze elettorali andando a riflettere anche e soprattutto sul discorso amministrative al Comune di Avellino dove oggi è ancora la confusione degli schieramenti e lo spostamento di pedine da uno schieramento all’altro a regnare a discapito della vera politica, considerando come unico obiettivo meri calcoli elettorali per le poltrone.
Tra gli argomenti in trattazione nel prossimo vertice, la valorizzazione della figura dei pensionati, come anticipato nel secondo dei punti sintetici del programnma del partito:
“Con l’aumento del costo della vita e delle spese sanitarie, tra le categorie meno protette c’è senza ombra di dubbio quella dei pensionati. Chi ha lavorato per una vita intera si vede, oggi, in condizioni di quasi precariato rispetto alle spese mensili che deve affrontare. Il carrello della spesa, per varie motivazioni, col passare dei mesi si fa sempre più pesante. Se a questo sommiamo gli aumenti che riguardano la spesa per farmaci e visite specialistiche, sommate alle lungaggini della burocrazia della sanità pubblica che “piazza” visite specialistiche a distanza anche di 10 mesi come accade spesso in Campania, appare evidente che la categoria dei pensionati sia in netta difficoltà. Non mancano episodi e scene, anche immortalate dalle varie redazioni giornalistiche italiane nei programmi di approfondimento in cui emerge una quasi povertà per la gran parte della categoria, costretta a rinunciare al superfluo ma spesso e volentieri anche al necessario. Un incontro, un confronto con il Governo e con i soggetti deputati a creare il miglioramento delle condizioni di vita dei pensionati è ormai urgente e su questi ed altri temi siamo pronti a dire la nostra, a dare battaglia, a chiedere risposte. I pensionati, con i loro contributi, hanno garantito alla nazione di poter affrontare spese continue e di poter sostenere costi legati alla “sopravvivenza” di vari settori e all’erogazione di servizi. Oggi sono messi in un angolo e nessuno o quasi si interessa delle loro legittime istanze.”