“Chi calpesta la Costituzione” è il titolo della maratona oratoria organizzata dalla Camera Penale Irpina, presiedura dall’avvocato Gaetano Aufiero presso il tribunale di Avellino. Iniziativa organizzata nella giornata in cui l’Anm ha proclamato lo sciopero per opporsi alla riforma costituzionale proposta da Nordio e dall’attuale esecutivo. Presente anche l’onorevole Gianfranco Rotondi. L’incontro che , ha visto la partecipazione di numerosi avvocati penalisti e dell’onorevole Gianfranco Rotondi
«Si è trattato di un interessante confronto di idee, avvenuto- afferma il presidente della Camera penale irpina Aufiero- in concomitanza con l’iniziativa di sciopero dei magistrati, o meglio della magistratura associata. Non arriviamo a definirlo un atto eversivo, termine forse eccessivo, ma parlare di eversione appare quantomeno singolare. È infatti insolito che la magistratura associata scioperi contro una legge non ancora approvata, considerando che, secondo la Costituzione, il suo compito istituzionale è quello di applicare la legge e attendere la sua promulgazione..
Poi la guida dei penalisti irpini entra nel vivo del dibattito sulla riforma. «Che una magistratura associata scioperi contro un provvedimento ancora in fase di approvazione è un fatto significativo. Non sono solo io a dirlo: anche alcuni magistrati hanno espresso perplessità in merito. Basti citare le dichiarazioni di Luigi Bobbio, quelle del magistrato Cioffi di Napoli Nord e di altri esponenti della magistratura, che hanno pubblicamente manifestato il loro punto di vista sulla questione. Uno sciopero contro una riforma non ancora approvata da un ramo del Parlamento è stato definito da alcuni ‘eversivo’. Io non lo definisco tale, ma certamente è singolare che i magistrati, o almeno la magistratura associata, scioperino contro una legge che non è stata ancora approvata. Tuttavia, va sottolineato che il Parlamento è l’organo deputato a fare le leggi, e al suo interno ci sono deputati e senatori eletti dal popolo. Pertanto, quando i magistrati scioperano contro una legge che sta per essere approvata dal Parlamento, che rappresenta il popolo, è evidente che si crea una sorta di cortocircuito, un paradosso che andrebbe spiegato».
Poi Aufiero le ragioni di aver promosso questo dibattito .«Il nostro obiettivo era che ognuno potesse esprimere la propria opinione sulla separazione delle carriere, ma la nostra iniziativa non si limita a questo. Il nostro obiettivo di oggi sarà perseguito anche attraverso altre azioni simili, volte a informare e a contrastare le false notizie che, purtroppo, la magistratura, insieme alla ANM e con la collaborazione di alcuni organi di stampa, sta cercando di diffondere. Per esempio, si sta facendo circolare la falsa notizia che la legge in discussione sia un attacco alla magistratura. Nulla di più falso: questa è una mistificazione della realtà, che confonde la verità con le menzogne».
«La legge in questione non è affatto un attacco alla magistratura. In realtà, non si tratta di una legge contro i magistrati, come qualcuno ha sostenuto, ma di una riforma necessaria,che non danneggia la magistratura. Certo, non possiamo ignorare che alcuni magistrati, che si sono dichiarati a favore di questa legge, siano stati ignorati nella discussione pubblica. Abbiamo voluto, nel nostro manifesto, riportare quanto detto da Giovanni Falcone, che 33-34 anni fa, dopo l’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, sosteneva che la separazione delle carriere fosse ormai inevitabile e che rappresentasse una garanzia sia per il pubblico ministero che per il giudice. Quello che diceva Falcone non era certo un’opinione da “ultimo arrivato”, ma un pensiero di un magistrato di grande autorevolezza, una figura che ancora oggi consideriamo un punto di riferimento».
«Trovo insostenibile che la magistratura associata diffonda informazioni errate, indicando come reale una situazione che non corrisponde ai fatti. Questa mistificazione non fa altro che generare cattiva informazione. A questo punto, se chiedete a qualsiasi cittadino, magari a un familiare come mia sorella o mia madre, cosa sia la separazione delle carriere, molti non lo sanno ancora. L’incontro che abbiamo organizzato è stato molto partecipato e significativo. La Camera Penale lo ha voluto proprio nel giorno dello sciopero dei magistrati, non per coincidenza, ma per dare un contributo di idee e per manifestare un pensiero che, ovviamente, non coincide con quello dei magistrati in sciopero. Il nostro obiettivo era proprio questo: portare avanti un dibattito.Tra l’altro, mi risulta che la sezione della ANM di Avellino non abbia organizzato nulla in concomitanza con lo sciopero. Se fai sciopero, ti aspetti che ci sia un’assemblea dell’associazione dei magistrati, dove si parli con l’opinione pubblica per spiegare i motivi dello sciopero, per chiarire perché si è contrari alla separazione delle carriere».
L’incontro promosso dalla camera penale irpina Campania è stato l’unico in Campania. «Non eravamo solo “quattro gatti” a parlare, ma c’è conclude Aufiero- stata una partecipazione attiva di tanti colleghi, tra cui circa quaranta avvocati, che hanno preso parte dall’inizio alla fine dell’incontro».