“Conosco la dottoressa Perrotta da tantissimi anni. È una donna molto forte, determinata e dotata di grandi competenze”. A poche ore dall’insediamento del commissario prefettizio Giuliana Perrotta alla guida del comune di Avellino, il Prefetto Rossana Riflesso ha espresso parole di grande fiducia nei confronti della nuova guida amministrativa del capoluogo irpino.
“Oltre ad aver ricoperto il ruolo di Prefetto in molte sedi importanti, ha – aggiunge Riflesso – lavorato presso il Ministero e ha affrontato numerosi commissariamenti di rilievo. Arriva da Taranto, una realtà che non è certo facile”.
Secondo il Prefetto di Avellino, la città ha bisogno di una guida energica e pragmatica: “Sono certa che farà un ottimo lavoro. Le ho detto chiaramente che Avellino non può più aspettare, che ci sono questioni che, nei limiti del possibile, vanno portate avanti. Ritengo che lei sia perfettamente in grado di farlo. È ovvio: le cose impossibili restano tali, ma ciò che si può concretamente realizzare lei lo porterà a termine, ne sono convinta”.
Il prefetto ha anche voluto anche evidenziare come il commissariamento non debba essere letto sempre in modo negativo. “Il commissario non rappresenta sempre un problema o un lutto per una città, non è sempre qualcosa di negativo. Dipende, naturalmente, dalle persone. Credo che, in certi momenti, l’attività di un commissario possa persino risultare pacificante rispetto a certe dinamiche”.
Poi il Prefetto rivolge un messaggio alla comunità, forse smarrita dallo scioglimento del consiglio comunale. «Confido molto che questa città, che ormai considero anche mia – perché ci vivo e desidero vederla rinascere – possa portare a compimento alcune opere, alcune delle quali mi stanno particolarmente a cuore. Spero davvero di vederle conclusi.Ho molta fiducia in Perrotta: è una donna motivata e forte. So che è una persona di grande esperienza, davvero di grande esperienza. Sono convinta che riuscirà a fare molto e, soprattutto, a restituire tranquillità e slancio a questa bella città. Ho molta fiducia: se così non fosse, non sarebbe qui”.