Il tribunale per i diritti del Malato di Avellino denuncia il caso dei caschi refrigeranti per le pazienti oncologiche del Moscati di Avellino, un servizio sospeso da anni: “Pregiatissima dirigente Urp – si legge nella lettera inviata dalla coordinatrice del Tribunale dei diritti del malato Angela Marcarelli -, si chiede un suo intervento presso Responsabili dei Reparti che si occupano del trattamento chemioterapici di pazienti oncologici per
garantire e/o comunque facilitare l’uso del casco refrigerante e/o cuffiette refrigeranti/ipotermiche tanto più che taluni pazienti sarebbero disponibili pure ad acquistarli a proprie spese”.
“Questa iniziativa del Tribunale per i Diritti del Malato fa seguito a sollecitazioni di alcuni pazienti che hanno segnalato l’interruzione di tale pratica da qualche anno per supposte ragione di costi di manutenzione di alcuni caschi refrigeranti forniti all’Azienda Moscati da Associazioni di malati oncologici, e perché qualche addetto ai
lavori avrebbe affermato la loro inutilità. Eppure questa carenza di un importante servizio che se assicurato avrebbe continuato a restituire dignità di vivere anche nella peggiore sofferenza cui è esposto il paziente rispetto alla sua trasformazione anche nel suo aspetto esteriore con intuibili riflessi psicologici”.
“Non si ha avuto rispetto nemmeno della chiara spiegazione dell’oncologo Cesare Gridelli, resa pubblica il 24 febbraio 2022 all’atto della donazione dell’apparecchio scalp cooler di ultima generazione, da parte dell’associazioni Amos Partenio, Amdos Alta Irpinia e Noi in rosa nella campagna di raccolta fondi sostenuta anche dal dottore Carlo Iannace, che in merito riferiva testualmente: ‘Siamo una delle poche oncologie italiane a
possederlo, grazie alle associazioni Amos e Amdos. Ci vogliono spazio, tempo e personale dedicati per utilizzare l’apparecchiatura che, refrigerando il cuoio capelluto, impedisce al farmaco di arrivare al bulbo pilifero e contrasta la caduta dei capelli. Con risultati discreti in alcune pazienti e molto importanti in altre’. Nella stessa circostanza il dottor Iannace raccontava di un dono prezioso ricevuto dalle associazioni: ‘L’apparecchio cooler, o cuffia ipotermica,, di ultima generazione che da oggi funzionerà nel reparto di oncologia del Moscati di Avellino, è il risultato della vicinanza di tanti avellinesi e non solo, che sentono e vivono l’ospedale come la loro casa e ne hanno grande cura’. Tanto alla presenza del Direttore generale del Moscati. Poi la situazione negli ultimi anni ha preso una piega in modo del tutto diversa”.
“Dai primi che eravamo nel 2022 siamo passati agli ultimi rispetto ad una quindicina di reparti oncologici di cui sono provvisti di tali apparecchi regolarmente impiegati a livello nazionale. La Regione Lazio ha approvato anche una mozione per fornirlo agli ospedali per le terapie oncologiche relative al seno. Pertanto acquisite le opportune informazioni si chiede di pubblicizzare le iniziative intraprese oltre con chiare indicazioni sul sito istituzionale e carta di servizio dell’azienda anche con depliant distribuiti sia in ogni punto di informazione che nei reparti oncologici ove sono trattati i pazienti interessati che devono essere anche personalmente informati di poterne fare uso laddove ritenuto possibile”.