Un segno di memoria e di riconoscenza verso chi ha sacrificato la propria vita per la sicurezza dello Stato. In occasione dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, la Questura di Avellino ha dedicato la sala riunioni al Primo Dirigente Antonio Ammaturo, assassinato a Napoli il 15 luglio 1982 insieme all’agente di scorta Pasquale Paola in un agguatoUn segno di memoria e di riconoscenza verso chi ha sacrificato la propria vita per la sicurezza dello Stato.
In occasione dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, la Questura di Avellino ha dedicato la sala riunioni al Primo Dirigente Antonio Ammaturo, assassinato a Napoli il 15 luglio 1982 insieme all’agente di scorta Pasquale Paola in un agguato.
«Oggi celebriamo il nostro Santo Patrono – ha dichiarato Picone – ma è anche l’occasione per ricordare chi ha fatto parte del corpo e ha contribuito, con il proprio impegno e sacrificio, a garantire la libertà e la democrazia nel nostro Paese. È un ricordo doveroso per chi ci ha consentito di vivere in una nazione democratica».Il Questore ha poi rivolto un pensiero ai cittadini e ai media:
«Ringrazio gli organi di informazione, sempre attenti a ciò che fa la Polizia, così come tutte le Forze dell’Ordine che operano quotidianamente in questa provincia. Solo insieme, con l’impegno di tutti, riusciremo a costruire una società migliore».
Nel corso della cerimonia, Picone ha ricordato anche i luoghi simbolo della Questura: la Sala Manganelli, la Stele dedicata a Giovanni Palatucci – il poliziotto-eroe Giusto tra le Nazioni – e la Sala Riunioni intitolata al Vice Questore Antonio Ammaturo, vittima del terrorismo.
«La memoria – ha concluso il Questore – non è solo un tributo al passato, ma un momento per affrontare il futuro. Gli esempi di chi ci ha preceduto devono continuare a vivere e a ispirare le nuove generazioni di poliziotti».La giornata è iniziata con la consegna delle medaglie di commiato agli appartenenti alla Polizia di Stato in quiescenza. Tra i premiati il Vice Questore Renato Alfano e la Vice Questore Maria Felicia Salerno, destinatari anche di una lettera personale del Capo della Polizia. Insigniti anche Dr.ssa Filomena Maria Fuccio – Commissario Capo, Eugenio Ricciardi – Sostituto Commissario, Pasquale Russo – Sovrintendente Capo Coordinatore, Angela Maria Cetta – Sovrintendente, Augusto Masuccio – Sovrintendente, Domenico Tomasetta – Sovrintendente, Innocenzo Treviglio – Sovrintendente, Giuseppe Romano – Assistente Capo Coordinatore e Vincenzo Spagnuolo – Assistente Capo Coordinatore.
A seguire la celebrazione religiosa, officiata dal vescovo Arturo Aiello, che ha preceduto l’intitolazione ufficiale.
La motivazione riportata sulla targa descrive Ammaturo come “funzionario di Polizia dall’eccellente talento umano e professionale” e “fulgido esempio di attaccamento al dovere, estremo coraggio e grandi capacità professionali, posti al servizio della collettività e spinti sino all’estremo sacrificio”.