Avellino ricorda Giancarlo Siani. Un appuntamento per tenere viva la memoria e il coraggio di un giornalista che ha pagato con la vita la sua sete di verità. L’appuntamento è per venerdi 24 ottobre, alle 17.30, al Circolo della Stampa.. Pietro Perone presenta il libro “Giancarlo Siani. Terra nemica” Edizioni San Paolo. Dialogano con l’autore Italia D’Acierno — Segretaria provinciale CGIL
Avellino – Camera del Lavoro Territoriale, Selene Fioretti – Giornalista de Il Mattino, Davide Perrotta – Referente di Libera Contro le Mafie.
A quarant’anni da uno dei più efferati delitti mafiosi avvenuti in Italia, il libro di Perone è un contributo alla memoria da parte di chi ha lavorato in via Cosenza n. 13, a Castellammare di Stabia, la stessa redazione del Mattino dove ha operato Siani. È il racconto dell’impegno di un ristretto gruppo di giornalisti, il “pool Siani”, che ha inseguito la verità a partire dal 1993, quando alla direzione del quotidiano arrivano un maestro di comunicazione, Sergio Zavoli, e Paolo Graldi, geniale esperto di mafia e terrorismo, entrambi non napoletani. Comincia sotto la loro guida una lunga inchiesta parallela a quella della magistratura, tra silenzi impenetrabili e piste inesplorate: Siani lasciato solo in “terra nemica”; un manoscritto, in procinto di essere pubblicato, fatto sparire; la paura che lo divora poche ore prima di essere ucciso, quando invano cerca di essere scortato a casa. Piste decisive se imboccate subito, destinate a essere percorse a metà a distanza di otto anni dal martirio laico di un cronista ventiseienne, senza contratto, armato solo del suo coraggio.
Un incontro promosso da CGIL Confederazione
Generale Italiana del Lavoro Avellino, Ordine dei Giornalisti Avellino, Casa Naima, Laika e Libera Avellino che acquista un rilievo più forte alla luce del grave attentato ai danni del giornalista Sigfrido Ranucci, la cui auto è stata fatta esplodere da un ordigno.
Un incontro per ribadire che la memoria non è un esercizio del passato, ma un impegno quotidiano.