Ci sarà un processo per la “spedizione punitiva” organizzata nei confronti di due ragazzi, un venticinquenne e un ventiduenne del napoletano, e avvenuta il 20 maggio scorso in Via De Concilii ad Avellino.
Lo ha deciso al termine dell’udienza predibattimentale il giudice monocratico del Tribunale di Avellino, che ha rinviato al 23 ottobre la prima udienza del processo che si celebrerà davanti al giudice monocratico Michela Eligiato. Tutti dovranno rispondere di lesioni personali aggravate. Si è costituito parte civile anche uno dei due ragazzi aggrediti, difeso dall’avvocato Marino Capone.
L’aggressione è stato al centro di un’indagine coordinata dal Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele e condotta dalla Squadra Mobile di Avellino,che ha portato ad un decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti di quattro giovanissimi di Mercogliano, difesi dagli avvocati Michele Scibelli e Nello Pizza.
Lo ha deciso al termine dell’udienza predibattimentale il giudice monocratico del Tribunale di Avellino, che ha rinviato al 23 ottobre la prima udienza del processo che si celebrerà davanti al giudice monocratico Michela Eligiato. Tutti dovranno rispondere di lesioni personali aggravate. Si è costituito parte civile anche uno dei due ragazzi aggrediti, difeso dall’avvocato Marino Capone.
I fatti, come ricostruito dalla Squadra Mobile di Avellino riguardano in totale sei indagati, altri due sono stati infatti denunciati alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il gruppo avrebbe agito in modo coordinato, colpendo ripetutamente le vittime con calci e pugni, causando loro un grave “trauma cranio-facciale”.
Uno dei due giovani ha riportato inoltre una seria lesione alla retina. Le ferite riportate da entrambi sono state giudicate di una gravità tale da comportare prognosi superiori ai trenta giorni.Alla base dell’aggressione ad Avellino, secondo le ipotesi investigative, ci sarebbero motivi riconducibili a contrasti sentimentali legati a una ragazza contesa.Tra i rinviati a giudizio c’è anche Luigi Valente, il diciannovenne ferito in un agguato il 19 gennaio scorso a Rione Mazzini.