Quando si potrà tornare a sciare sul Laceno, o risalire lungo la vetta? Il conto alla rovescia è partito, ma serve ancora tempo. Il Comune di Bagnoli Irpino ha pubblicato a fine gennaio scorso la determina di indizione della gara per la concessione della gestione delle nuove seggiovie, cantiere in fase di completamento. Ma la presenza di neve in vetta ha fermato i lavori. C’è da completare le strutture, effettuare i sottoservizi, montare le sedie. Ricordiamo che questa sarà l’unica stazione sciistica del Sud Italia, che risorgerà dopo anni di abbandono: una sfida che non si può perdere. L’Importo netto dei lavori è di oltre 8 milioni 625mila euro, l’impresa appaltatrice la Doppelmayr Italia.
«I lavori sono bloccati – conferma il sindaco Filippo Nigro – purtroppo c’è sempre neve in alta quota – Comunque in questi giorni c’è stato il sopralluogo dei tecnici Enel, per l’elettrificazione di tutto il sistema».
Quanto alla gara per la gestione dell’impianto, «dalle ultime notizie che arrivano dalla Centrale Unica di Committenza, sono alle battute finali le procedure propedeutiche alla gara d’appalto europea, di imminente pubblicazione. Sono percorsi che hanno i loro tempi. Il Comune ha espletato tutto il suo lavoro, ma neve, burocrazia, e quant’altro, non ci fermeranno. Per noi la seggiovia è e resta la priorità assoluta».
Certo, fare previsioni non è mai un esercizio agevole, e dunque anche in questo caso la cautela è d’obbligo, perché, sempre seguendo il filo del ragionamento del sindaco, «mai come negli ultimi due anni gli eventi si sono divertiti a smentire le previsioni degli umani: neve in vetta, e poi tutti i procedimenti burocratici che complicano le cose. Da questo punto di vista è il paese Italia ad essere paralizzato: servono tre mesi per fare cose che altrove si fanno in una settimana. Ma ripeto: la seggiovia è la nostra priorità, siamo sul pezzo, e cercheremo quanto prima di offrire servizi efficienti».
In corsa allora per il prossimo inverno? «Speriamo – ribatte il sindaco di Bagnoli Irpino- E’ una scommessa anche per noi. E dobbiamo vincerla».