“Questo parco lo dedichiamo a Ciriaco De Mita che è stato maestro, amico ed esempio della mia vita politica. A lui debbo moltissimo. Tra me e lui scoccò la fiamma dell’innamoramento politico, vide in me saggiamente il talento che grazie a lui, poi io ho avuto la capacità e la sorte di valorizzare, anche per la mia comunità cittadina in questo tratto sindacale del mio cammino; fu selezionatore di intelligenze politiche impareggiabile”.
Così il sindaco di Benevento Clemente Mastella in occasione della cerimonia d’inaugurazione di Parco De Mita, cui ha presenziato il fratello Michele ricordando che “si spese per lo sviluppo delle aree interne, il suo contributo perché l’Università fosse qui a Benevento fu decisivo”. “E’ un luogo – ha aggiunto Mastella – recuperato al patrimonio della comunità cittadina dopo anni in cui se n’erano praticamente perse le tracce geografiche e topografiche, che significherà verde, tempo libero, eventi. Significherà vita per la città in uno spazio ridonato ai beneventani e a chi la volontà di trattarlo con cura e rispetto”.
All’evento insieme a Mastella ha preso parte il fratello di De Mita, Michele. Prima della cerimonia il figlio dell’ex segretario della Dc Giuseppe ha fatto pervenire un messaggio: “Ringrazio di cuore il sindaco Mastella per questo gesto che tocca nel profondo non solo la nostra famiglia, ma anche la memoria collettiva di chi ha conosciuto e stimato mio padre per la sua vita interamente spesa al servizio delle istituzioni e della comunità. Questa non è solo un’intitolazione. È un gesto simbolico, potente e necessario.
Perché racchiude in sé un’idea di radici, di bellezza pubblica, di memoria condivisa. Mio padre è stato una figura centrale nella vita politica e istituzionale del nostro Paese. Uomo di visione, di pensiero lungo, ha interpretato la politica come missione e come dovere morale. Ma accanto alla sua immagine pubblica, al suo prestigio nazionale, alla sua elaborazione lucida e spesso anticipatrice delle trasformazioni sociali ed politiche, c’era anche un uomo profondamente legato alla sua terra. alla cultura del Sud”.
“Il parco che oggi gli viene dedicato vive a Benevento, luogo di nascita di mia mamma, città sorella e confinante con il suo luogo di origine. È un dettaglio solo in apparenza geografico. In realtà è una scelta che parla la lingua dell’identità, della coerenza e dell’orgoglio. Perché mio padre ha sempre creduto che il Mezzogiorno non dovesse essere raccontato solo per i suoi ritardi, ma per la forza della sua umanità, per l’intelligenza della sua storia, per la profondità delle sue tradizioni”, ha concluso Giuseppe De Mita.